Sono 3.781 le firme raccolte dall’iniziativa Intitoliamo una via di Milano a Paolo Caccia Dominioni, promossa nel dicembre 2010 dalla Libreria Militare che ha sede proprio nel capoluogo lombardo.
Dalla pagina di Facebook dedicata all’iniziativa si apprende che di queste 3.781 firme ben 3.271 provengono dal Gruppo Guastatori dell’Associazione Genieri e Trasmettitori, del resto Paolo Caccia Dominioni comandò proprio il XXXI btg. Guastatori nella seconda guerra mondiale; mentre 63 sono le adesioni per posta elettronica e 303 le sottoscrizioni della pagina Facebook.
Questi risultati vengono inviati per lettera oggi stesso, in occasione del 69esimo anniversario della battaglia di El Alamein, al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, insieme all’attestazione dell’interesse per l’iniziativa dimostrata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il patrocinio del Capo di stato maggiore dell’Esercito Giuseppe Valotto.
L’iniziativa promossa dalla Libreria Militare aveva già riscontrato il plauso dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, che in una lettera del 10 dicembre 2010 indirizzata al titolare della libreria stessa, Angelo Luigi Pirocchi, informava di aver provveduto a far trasmettere la proposta all’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.
Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo nacque a Nerviano il 14 maggio 1896 e morì a Roma il 12 agosto 1992.
Fu tenente del Genio nella prima guerra mondiale e nella Campagna di Libia, capitano in Africa Orientale e maggiore comandante del XXXI battaglione Guastatori nella seconda guerra mondiale, garibaldino della 106ª Garibaldi, Capo di stato maggiore del C.V.L. Lombardo nella Resistenza.
Nella seconda battaglia di El Alamein nel novembre 1942, riuscì a sfuggire all’accerchiamento con tutto il suo reparto, unico reparto superstite del X Corpo d’armata italiano; per questo venne decorato con la Medaglia d’argento al valor militare.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale si assunse volontariamente l’incarico di ricercare le salme dei caduti di ogni nazione disperse tra le sabbie del deserto egiziano a El Alamein, portando avanti le ricerche personalmente e con grande rischio tra i campi minati ancora attivi.
Nel dopoguerra progetta e realizza il Sacrario a Q.33 di El Alamein, recuperando in quattordici anni oltre tremila salme di caduti italiani, tedeschi e alleati, insieme a un suo vecchio sottoposto del XXXI battaglione Guastatori, Renato Chiodini.
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Fonte: Intitoliamo una via di Milano a Paolo Caccia Dominioni/Facebook; per i riferimenti biografici: Associazione Nazionale Alpini, Ars Bellica e Wikipedia
Foto: Ars Bellica