Set 6, 2011
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La farina cattocomunista non fa pane

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By Cybergeppetto

Nel periodo caratterizzato dalle discussioni sulla manovra finanziaria, il dibattito si sofferma su come reperire soldi e non su come ridurre le spese.

Il fatto è che nessuno è disposto a rinunciare alle norme che lo interessano. Il Cardinal Bertone, parlando del mondo delle cooperative, ha dichiarato che i diritti sociali “sono parte integrante della democrazia sostanziale e l’impegno a rispettarli non puo’ dipendere meramente dall’andamento delle borse e del mercato”.

Il portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Luigi Marino, ha criticato aspramente le riduzioni dei vantaggi fiscali alle coop. “Un provvedimento inqualificabile per colpire chi ha lavorato bene per far aumentare il reddito, con spirito mutualistico … È un dato di fatto che la cooperazione è forse l’unica forma di impresa ad aver aumentato l’occupazione e i fatturati in periodi di crisi … Abbiamo superato momenti difficili durante il fascismo, supereremo anche questo”.

Al netto delle affermazioni di principio, fumose come le stanze delle fumerie d’oppio, il fatto è che ognuno difende i privilegi della sua parrocchietta o della sua isoletta di comunismo reale.

Un cardinale così titolato e importante dovrebbe sapere che i diritti sono fieno in cascina che non si può distribuire se prima non lo si accumula.

Il rappresentante delle cooperative dovrebbe sapere che sul mercato ci si deve stare a pari condizioni con gli altri.

L’uno e l’altro dovrebbero sapere che se uno fa solidarietà non ha bisogno di aiuti di Stato, basta che ci metta la sua fede, il suo impegno, le sue preghiere o la sua cultura democratica, profitti zero. La scusa della solidarietà regge poco quando il portafoglio è grasso per aiuti di stato o, peggio, per delle condizioni di favore; basta chiederlo ai supermercati che non riescono a lavorare nei territori su cui le coop hanno una posizione dominante.

Ai giovani che troppo spesso sono distanti dalla realtà perché intenti ad ascoltare la musica con le cuffie alle orecchie, i moderni paraocchi, bisognerà dirglielo che i conti che non torneranno, ed è già da molti anni che non tornano, li dovranno pagare loro. Bisognerà comporre una canzone rap che scali le classifiche e che sia scaricabile come mp3, la chiamerei “Fratello, lo pagherai tu tutto questo bordello”, oppure “Assistenzialismo e cooperazione si fotteranno tutta la tua pensione”.

Cybergeppetto

p.s. In cima a tutte le classifiche è improvvisamente balzato il rap “Vecchio, mettiti nel culo il tuo debito e vieni a farti il secchio”. Il Cardinal Bertone e il portavoce delle cooperative hanno stigmatizzato il fenomeno.

“La Coop sei tu” è di Casacoop

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Inchiostro antipatico