A dirlo è l’agenzia stampa saudita Saudi Press Agency (SPA), che il 17 agosto scorso ha reso noto, citando AP, un pericoloso buco nella sicurezza delle piastre per i giubbotti antiproiettile.
Sotto accusa il metodo con cui sono stati condotti i test su 5 milioni di pezzi dell’equipaggiamento in questione.
L’agenzia richiama un report del Pentagono del 1° agosto, che punta il dito contro sette contratti per piastre antiproiettile conclusi dall’esercito statunitense tra il 2004 e il 2006 per una spesa totale di 2 miliardi e mezzo di dollari.
I test sarebbero stati condotti in modo incompleto, su pezzi di misura sbagliata e con tutta la fretta imposta dai teatri operativi di Afghanistan e Iraq.
Si tratterebbe del quarto report sull’argomento secondo l’agenzia, che ricorda l’insistenza dei democratici newyorkesi sull’aspetto della sicurezza. Un argomento caldo fin dal gennaio 2006, quando una rivelazione del New York Times svelava che l’80% delle morti dei Marine avvenute in Iraq per colpi d’arma da fuoco sulla parte superiore del corpo era da imputare all’inadeguatezza del giubbotto antiproiettile.
Fonte: Saudi Press Agency
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