Ago 19, 2011
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Curdi del nord Iraq sotto attacco dell’aviazione turca da due giorni. Il sostegno degli USA alla Turchia

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Il primo raid risale al 17 agosto, secondo la notizia riportata da Voice of America che allora riferiva di attacchi dell’aviazione turca contro obiettivi curdi nel nord dell’Iraq da fonti locali non ancora confermate: “Se confermato ufficialmente – diceva l’articolo – si tratta della prima offensiva turca oltre confine dell’anno”.

La Turchia ha poi ufficializzato. Sessanta gli obiettivi del primo raid notturno due giorni fa, tutti nel nord Iraq. Una pesante offensiva sferrata con aerei e artiglieria di cui dà notizia Reuters.

Sempre Reuters riferisce stamattina 19 agosto anche del successivo comunicato ufficiale turco, che rende noto di aver bombardato con l’aviazione 28 obiettivi, e con l’artiglieria 96.

A essere colpiti dai mezzi militari della Turchia sono stati i rifugi dei militanti del PKK (Parti Karkerani Kurdistan, Partito dei lavoratori del Kurdistan) nell’area nord-irachena, dove si ritiene vengano organizzati gli attacchi contro la Turchia sud-orientale.

E proprio il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riportava mercoledì scorso VoA, aveva avvisato che la Turchia stava “perdendo la pazienza” dopo le pesanti provocazioni dei militanti curdi, che dall’inizio della loro campagna armata per l’autonomia nel 1984 hanno già provocato la morte di 40mila persone.

Gli scontri hanno cominciato a intensificarsi da metà luglio in concomitanza con la dichiarazione di autonomia dei curdi che abitano la Turchia sudorientale. A Diyarbakir in quell’occasione sono morti tredici soldati turchi con conseguente sdegno della Nato, di cui la Turchia fa parte dal 1952.

L’ambasciata americana ad Ankara, fa sapere VoA, mercoledì scorso ha ribadito il pieno sostegno degli Stati Uniti alla Turchia nella sua lotta contro i militanti del PKK, ritenuto un partito terroristico. Il supporto statunitense era già stato dichiarato dal Segretario di Stato Hillary Clinton all’indomani dei disordini di Diyarbakir.

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Fonti: VoA, Reuters

Foto: Turkish Air Force 2006 da Patrick’S Aviation

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Forze Armate · Iraq · Sicurezza