Le forze di sicurezza afgane sono pronte ad assumere la responsabilità di ulteriori aree direttamente dalle mani dei militari della coalizione.
E’ la seconda fase della transition, o trasferimento di responsabilità dai militari della coalizione alle forze militari afgane, che segue di un mese la prima fase.
Ma quello che ancora preoccupa, come si apprende dall’agenzia afgana Tolo News, è la presenza di ribelli e di materiale esplosivo provenienti dall’esterno dell’Afghanistan.
Nel corso della conferenza stampa congiunta con il portavoce di Isaf generale Carsten Jacobson di mercoledì 10 luglio, il portavoce del ministero della Difesa afgano generale Zaher Azimi (foto/ToloNews) ha dichiarato che solo impedendo ai ribelli di fare ingresso sul suolo afgano si possono eliminare una gran quantità di minacce alla sicurezza.
Azimi è sicuro infatti che i militanti vengano addestrati e preparati all’esterno dell’Afghanistan, per poi entrarvi al fine di attaccare i militari della coalizione e le stesse forze di sicurezza afgane.
“Il nostro esercito – fa sapere il portavoce afgano – è equipaggiato con fucili M16 ed M4. I nostri amici militari sanno che sono armi americane”. Le stesse armi che gli americani usano sul terreno operativo afgano.
Ulteriore preoccupazione è stata manifestata nei confronti della continua introduzione dal Pakistan in Afghanistan di materiale per il confezionamento di IED, il nitrato d’ammonio.
Al punto da chiedere fermamente al Pakistan, paese produttore di nitrato d’ammonio, di vietare l’esportazione di tale materiale verso il Paese delle Montagne.
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Fonte: Tolo News
Foto: Tolo News