Lug 2, 2011
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La guerra all’orso come strategia di marketing

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By Sugar Lady

Sarà per il suo faccione pacioso che lo fa sembrare tanto il dirimpettaio impantofolato su cui contare quando finisce lo zucchero e devi fare un mascarpone per dodici, fatto sta che mi risulta difficile credergli a Maurizio Fugatti, il deputato trentino della Lega Nord che ha lanciato la proposta di un banchetto a base di carne d’orso.

Ma come lo catturerà l’orsetto, il dottor Fugatti? Con le sue mani?! Wow, me lo vedo (s)vestito come Spartaco che si aggira tra i boschi, facendo tappa di maso in maso per una scodella di polenta e latte, congratulato dai contadini che vedono in lui il garante degli alveari.

Spero solo che non venga ritrovato mummificato nei ghiacci del Similaun del Sesto Millennio, perché il dottor Fugatti deve personificarlo ai nostri giorni il leghista celodurista che finalmente dà l’atteso connotato virile a tutto il movimento. Così voglio gli uomini: cacciatori e maschi, che mi riempiano il piatto.

E anche affaristi. Sì, proprio così. La pubblicità gratuita che ne ricava il Trentino da questa guerra all’orso è una vera e propria lezione di marketing strategico. Se poi gli si abbina anche il ricettario per come cucinare la prelibatezza da cavernicolo, magari prevedendo anche un atelier di pellicceria per sciurette, il Trentino non può che ringraziare acclamando il sole delle Alpi.

E adesso lasciatemi tornare al mio, di sole. Accidenti allo skipper che mi ha disturbata con questo pettegolezzo dell’Ansa!

Sugar Lady

Foto: Maurizio Fugatti è di Vita Trentina

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