Giu 21, 2011
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La video Repubblica e la tele protesta ci salveranno

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By Cybergeppetto

Se il problema d’Italia è ridurre le spese e la conflittualità, migliorando la dialettica democratica, la soluzione è semplice ed a portata di mano.

Bisogna trasferire quattro ministeri al Nord? Un gioco da ragazzi, basta far restare i ministri a casa loro e far fare le riunioni del Consiglio dei Ministri per Skype, la videoconferenza che tutti possono avere, oltretutto i ministri saranno così carini da continuare a pagare la bolletta del loro telefono e così tutto avverrà a costo zero. Niente voli aerei andata e ritorno, niente auto blu. E i ministeri? Si possono trasferire tutti, uno per regione, basta metterci quegli impiegati che non fanno niente in periferia. Ed i ministeriali di Roma? Basta fargli fare una delle tante cose che lo stato dice di volere o dover fare, ma non fa, tipo controllare se le case in Abruzzo sono antisismiche o verificare la raccolta differenziata in Campania, ed il gioco è fatto.

Ci sarebbero poi delle altre interessanti applicazioni relative all’uso della videoconferenza, il Parlamento si potrebbe riunire in videochat, tanto quel che si dice a Roma non ha un aplomb diverso dai gruppi d’acchiappo e rimorchio che si vedono in rete, quelli dove ci si insulta gratis. Potremmo risparmiare tutto lo staff della Camera e del Senato, anche in questo caso i parlamentari saranno così cortesi da pagarsi la bolletta del telefono di casa per declamare le loro sequele d’invettive che di solito vediamo in TV. I parlamentari avrebbero anche più tempo per guardarsi la posta, rinunciando così alle segretarie, e potrebbero dedicare più attenzione ai loro discorsi, rinunciando ai cosiddetti “ghost writers”, i fantasmini che scrivono i discorsi che poi molti parlamentari non sanno pronunciare e sui quali si avvalgono della facoltà di non rispondere, se interrogati.

Anche le proteste si potrebbero fare per videochat, nessuna spesa di trasporto, nessuno sciupio di cibo; nessun aggravio d’immondizia, nessuna scritta cretina sui muri.  Provate ad immaginare uno sciopero generale di quelli che faceva la triplice, roba d’altri tempi, sarebbe facilissimo da fare ed i sindacati e la questura potrebbero anche essere d’accordo sul numero esatto di manifestanti che ha partecipato.

Ve le ricordate le proteste studentesche di dicembre – gennaio scorso? Avremmo potuto risparmiare un sacco di vetrine sfondate, di cassonetti e macchine bruciate, un sacco di bancomat sarebbero rimasti incolumi. I pargoli stanno studiando per gli scrutini e per gli esami, ma non dubitate, il prossimo autunno avranno voglia di fare ancora casino, mettetegli un mouse in mano, anche se lo tirano a qualcuno non sarà un gran guaio.

Provate ad immaginare quanti scontri fisici si potrebbero evitare, roba da rimettere a posto la sanità pubblica, da far volare in borsa i produttori di monitor e da mandare in fallimento i produttori di equipaggiamenti anti sommossa.

La video-repubblica sarebbe una grande video-democrazia con un livello di partecipazione completo e totale dei cittadini alla vita politica e una riduzione dei costi tale da portarci in breve tempo alla guida del G8.

Cybergeppetto

p.s. Il senatore D è stato ricoverato all’ospedale per aver riportato delle ferite al volto ed alle braccia, pare che, durante una sessione parlamentare abbia inveito contro un avversario politico e, preso da ira funesta, abbia scagliato una scarpa, forse ferrata, contro il video che è esploso. Il presidente del Senato lo ha condannato ad acquistare un nuovo video a cristalli liquidi per PC, a sue spese, per ridurre i rischi.

L’immagine è tratta dal blog di Pasty73

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Inchiostro antipatico