Che raccolga i suoi averi e se ne vada. La sua missione è finita.
Così il nord del Sudan – che ha per presidente quell’Omar al-Bashir su cui pende un mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja nel luglio 2008 per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi contro la popolazione civile in Darfur – invita la missione Onu Unmis (United Nations Mission in Sudan) a lasciare il paese il prossimo 9 luglio, si legge da un articolo del Sudan Tribune.
Un momento cruciale il 9 luglio, dato che la data coincide con la dichiarazione ufficiale di indipendenza del Sud Sudan e relativa presentazione della costituzione che già include l’Abyei, la regione petrolifera al centro della contesa tra il governo settentrionale di Khartoum e quello meridionale di Juba.
Intanto alla delegazione dei quindici del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che ieri 23 maggio hanno visitato l’Abyei, il ministro sudanese Amin Hassan Omer ha detto chiaro e tondo che “l’Unmis deve fare le valigie perché è arrivato il tempo di andarsene”. E il governo del nord non ha nessuna intenzione di accettare estensioni del mandato Onu.
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Fonte: Sudan Tribune
Foto: Nubian Knights