La Brigata Cavalleria Pozzuolo del Friuli ha ceduto il controllo del settore a guida italiana alla Brigata Meccanizzata Aosta in Libano.
La cerimonia di cambio al vertice del Contingente italiano inserito nell’United Nation Interim Force in Lebanon (UNIFIL) si è svolta il 3 agosto, nel Quartier Generale Italiano di Shama, intitolato al Tenente Andrea Millevoi (MOVM), alla presenza del Generale di Divisione Aroldo Lazaro Sàenz, Force Commander (FC) e Head of Mission (HoM) della Missione UNIFIL. Ne ha dato notizia con un comunicato stampa del 4 agosto il Sector West (SW) di UNIFIL.
A sancire il trasferimento d’autorità, il passaggio della Bandiera delle Nazioni Unite tra il Generale di Brigata Massimiliano Stecca, Comandante della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, e il Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, Comandante della Brigata Meccanizzata Aosta.
Alla cerimonia hanno preso parte l’Ammiraglio di Divisione Valter Zappellini, Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’Ambasciatrice d’Italia in Libano, S.E. Nicoletta Bombardiere, e le massime Autorità civili, militari e religiose del Libano del sud.
Il Generale Lazaro, dopo aver salutato le Autorità Civili, Militari e Religiose intervenute, ha colto l’occasione per ringraziare l’Italia e tutti i paesi contributori per il continuo sostegno al Settore Ovest e in generale a tutto UNIFIL, nello specifico ha voluto elogiare i peacekeeper della Leonte XXXI per aver contribuito con professionalità al perseguimento della missione a sostegno del Governo libanese e le sue Forze Armate nell’esercitare la sovranità nel sud Libano. Infine, ha ringraziato il Generale di Brigata Massimiliano Stecca, “per il suo entusiasmo, abilità, leadership e profonda comprensione dell’ambiente locale, che hanno permesso ai peacekeeper del Settore Ovest di eseguire in modo esemplare tutti i compiti assegnati, a beneficio di UNIFIL e di questo paese”, si legge dal comunicato.
“…sin dal primo giorno mi sono sentito a casa, sono sempre stato accolto con calore e con grandi sorrisi – ha detto il Generale Stecca nel suo discorso finale – “…la missione in Libano non è solo una questione di quante pattuglie si conducono, quanti chilometri si percorrono o quanti progetti si inaugurano; non è neanche solo una questione di colori dei nostri baschi o delle bandiere, il Libano è una questione di emozioni ed è una questione di persone”.
Il Comandante cedente del Settore Ovest di UNIFIL ha poi continuato: “Ringrazio tutti a partire dal Force Commander, che ha sempre avuto fiducia in me, ringrazio tutte le Autorità Civili, Militari e Religiose per il supporto concesso a tutte le iniziative che ho proposto e infine concedetemi di ringraziare i miei Caschi Blu, donne e uomini che hanno servito per la pace sotto la mia guida … è stato un onore essere il vostro Comandante…grazie!”.
Durante il mandato, ai sensi dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, i Caschi Blu appartenenti alla Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli hanno condotto circa 2.500 attività di pattugliamento appiedato e a bordo di mezzi, diurno e notturno; di queste, si apprende, oltre il 16% sono state condotte in stretta sinergia con le Forze Armate Libanesi (LAF).
A integrazione sono state sviluppate sul terreno 200 attività di controllo in aree sensibili e più di 4.000 tra scorte e posti di osservazione, temporanei e permanenti, al fine di monitorare il rispetto del cessate il fuoco nell’Area di Operazioni assegnata, tra il fiume Litani a nord e la Blue Line a sud, linea di demarcazione tra il territorio libanese e quello israeliano.
Di particolare menzione, sottolinea il comunicato, è stato l’incremento delle attività Close Land Air Monitoring (CLAM) Helipatrols, attività operative che vedono il coordinamento tra le pattuglie motorizzate sul terreno e il personale della stessa unità imbarcato sugli elicotteri AB 212 appartenenti alla Task Force ITALAIR. La finalità è stata quella di aumentare la capacità del Settore Ovest di UNIFIL di monitorare e sorvegliare le aree più critiche tra Libano e Israele, le “sensitive areas” (aree sensibili) presenti nelle zone di operazioni per prevenire eventuali tensioni tra i due Stati ed eventi che possano minare l’attuale cessate il fuoco.
Nell’ambito del supporto alle Autorità locali e alla popolazione civile, sono state portate a termine circa 450 attività di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) e di Genere (GENDER) in tutto il settore di competenza, tra le quali: assistenza medica, corsi di formazione, donazioni, inaugurazioni e monitoraggio di progetti, eventi in favore della piccola imprenditoria e incontri/riunioni con le Autorità Civili, Militari e Religiose. Tali attività sono state fondamentali per mantenere e migliorare i rapporti di confidenza, fiducia reciproca e credibilità della Missione UNIFIL.
Tra le principali attività svolte spiccano la donazione di numerosi impianti fotovoltaici, eventi in favore della piccola imprenditoria (“International woman day market” e “Sector West Summer Market”) ed eventi rivolti agli artisti locali (“Art Exhibition”) organizzati e ospitati all’interno della base italiana e corsi di formazione medica e per alimentaristi.
Di rilievo, inoltre, il contributo all’organizzazione della mezza maratona di Tiro, che ha visto il Contingente italiano ospitare la conferenza stampa di presentazione nella base di Shama e contribuire alla condotta della manifestazione con mezzi, materiali e personale specializzato, oltre che con una nutrita partecipazione di corridori.
L’addestramento congiunto con le Forze Armate Libanesi (LAF) ha rappresentato una attività di rilievo: ha infatti portato a un miglioramento costante delle procedure di Comando e Controllo (C2), con specifico riferimento alla condivisione delle informazioni e delle comunicazioni, rafforzando il coordinamento delle procedure tecnico-tattiche e la familiarizzazione nell’impiego dei mezzi e dei materiali in dotazione, implementando la sinergia in ambito UNIFIL.
Durante la missione è stato altresì sottoscritto il Framework Agreement, accordo quadro che ha sancito ufficialmente l’inizio della collaborazione tra la Joint Task Force Lebanon Sector West (JTF-L SW) e l’Associazione dell’Ordine di Malta Libano, che si pone l’obiettivo di rafforzare la cooperazione umanitaria, nel rispetto della dignità e al fine di soddisfare le necessità delle persone vulnerabili che vivono nel sud del Libano specificatamente in 5 aree: assistenza medica, assistenza sociale, agro umanitaria e, nel prossimo futuro, nell’educazione e nelle energie alternative.
Con la cerimonia odierna è terminato il sesto mandato nella Terra dei Cedri della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli al Comando della Joint Task Force – Lebanon Sector West e del Contingente Italiano ed è cominciato il terzo mandato della Brigata Meccanizzata Aosta, si legge dal comunicato.
Nella missione italiana in Libano, denominata Leonte, il Contingente italiano è responsabile del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 15 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.
Le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
Fonte e foto: SW UNIFIL