Mag 3, 2011
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Osama, come avremmo fatto noi?

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By Cybergeppetto

Gli americani sono dei trogloditi, ci hanno messo dieci anni per beccare Osama Bin Laden e appena lo hanno visto non hanno resistito alla tentazione di ficcargli una pallottola in testa.

Basta chiudere gli occhi per immaginare sparatorie, pugni e mosse di karate alla Chuck Norris, quelle che piacciono tanto alla badante rumena di mia mamma perchè le ricordano i tempi di Ceausescu. Niente di più orribile e disgustoso.

Noi siamo un popolo civile e garantista, il nostro approccio sarebbe stato decisamente più efficace e meno “invasivo”, innanzitutto gli avremmo mandato un avviso di garanzia all’indirizzo sbagliato e lo avremmo condannato in contumacia dopo un “breve” processo, noi siamo gente civile. Osama avrebbe incominciato a spendere una fortuna in avvocati i quali avrebbero dovuto scervellarsi a capire come funziona il nostro processo.

Poi avrebbe incominciato a ricevere telefonate da tutti i provider di telefonia mobile con proposte allettanti, ma che avrebbero consentito agli spioni di tracciarlo.

Subito dopo gli avremmo mandato un messo comunale a verificare la sua residenza riempiendogli la buca delle lettere di bigliettini, roba da far impallidire anche le pubblicità dei supermercati. Lo Sceicco del terrore se la sarebbe dovuta vedere con degli inflessibili impiegati comunali che lo avrebbero rimbalzato come una palla matta tra innumerevoli uffici sfiancandolo molto di più dei missili “Tomahawk” di quegli esagitati guerrafondai degli yankees.

A quel punto, invece delle cluster bomb americane sulle montagne,  saremmo passati alla fase delle multe a grappolo per eccesso di velocità alla sua macchina e a quelle della scorta, così Osama si sarebbe fumato tutti i soldi che gli sceicchi wahabiti gli hanno mandato per fare gli attentati.

I suoi avrebbero cominciato a rumoreggiare, a tramare contro il capo che si rammolliva sfiancato dai bollettini e dalle cartelle esattoriali.

La nostra intelligence avrebbe ulteriormente indebolito Al Qaeda infiltrando le sue cellule terroristiche con elementi della FIOM che avrebbero proclamato scioperi in concomitanza con gli attentati. Negli scioperi si sarebbe lamentata la mancanza di tappi per le orecchie durante le esplosioni e la necessità di fruire almeno di dieci giorni al mese di congedo parentale per allattare i bebè.

A quel punto Osama avrebbe perso ogni credibilità, sarebbe stato esposto al rischio di essere ucciso dai suoi stessi pretoriani  e sarebbe fuggito in Occidente candidandosi al parlamento italiano nelle liste del partito radicale, nessun integralista avrebbe votato per lui, obbligato a difendere i diritti degli omosessuali e presente al “Gay Pride”.

Dalla moschea di viale Jenner a Milano l’Imam avrebbe lanciato una fatwa per punire severamente il traditore della Jihad e mostrare chiaramente il destino di chi si lascia corrompere dai costumi occidentali.

Cybergeppetto

p.s. Apprendiamo dall’ANSA che Osama Bin Laden si è dimesso da parlamentare italiano e si è costituito presso la procura di Milano, quella del caso di Abu Omar. Il tribunale della libertà lo ha scarcerato perchè non sussiste il pericolo di fuga.

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Osama Bin Laden in Paola Casoli il Blog

Il gioco su Chuck Norris è tratto da The Apple Lounge

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