La 132^ Brigata Corazzata Ariete dell’Esercito Italiano ha compiuto ieri ottantadue anni di storia.
L’anniversario, si apprende da un comunicato stampa del 1° febbraio della stessa Brigata, è stato ricordato ieri mattina nella Caserma Mittica di Pordenone durante la cerimonia solenne dell’alzabandiera, svoltasi in forma ridotta a causa dell’attuale situazione epidemiologica, a cui hanno preso parte anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia e dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Il 61° Comandante dell’Ariete, Generale di Brigata Roberto Banci, dopo la lettura dell’ordine del giorno, è intervenuto per rimarcare il significato dell’odierna ricorrenza, invitando a conservare il culto della storia e a valorizzare le tradizioni del passato.
“Un commosso pensiero – prosegue il comunicato – è stato quindi rivolto ai Caduti e a quei Soldati che, in tempo di guerra e in pace, sono rimasti feriti per assolvere i propri compiti e tenere fede al sacro Giuramento all’Italia”.
Costituita come Divisione a Milano il 1° febbraio 1939, ricorda la Brigata, l’Ariete è stata uno dei protagonisti di primo piano nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi per valore e tenacia in numerosi episodi bellici, come la conquista di Tobruk e la seconda battaglia di El Alamein.
“Il valoroso comportamento tenuto durante il lungo ciclo operativo in Africa Settentrionale, dal febbraio 1941 al novembre 1942, fece sì che l’Ariete fosse l’Unità dell’Esercito Italiano con il più alto numero di citazioni nei bollettini di guerra del Comando Supremo. Dopo il quasi totale annientamento, la Divisione venne ricostituita il 1° aprile 1943 – si legge dal comunicato – e si distinse particolarmente nella difesa di Roma dalle truppe nazi-fasciste”.
Dal 1949 il Comando dell’Ariete è a Pordenone, divenendo una dei più significativi esempi di felice connubio tra collettività locali e comunità militare. Dal termine del secondo conflitto mondiale, l’Ariete ha vissuto varie riconfigurazioni, fino alla riduzione a livello Brigata, che dispone oggi di sette reggimenti e un reparto comando dislocati prevalentemente nell’area friulana, ed è stata frequentemente impegnata in operazioni tanto all’estero che sul territorio nazionale.
In particolare, la Brigata ha preso parte alle operazioni in Bosnia, Kosovo, Iraq, Libano e, recentemente, in Afghanistan.
Attualmente la Brigata costituisce la forza militare a elevata prontezza nell’ambito della NATO Readiness Iniziative (NRI) per il biennio 2021-2022 e, nel secondo semestre 2021, anche per l’Unione Europea, per essere prontamente impiegabile dove necessario.
Saldamente legata al territorio locale e vicina alla popolazione, l’Ariete ha sempre contribuito, in occasione di calamità naturali, alle operazioni di soccorso e di ricostruzione.
Dal Vajont, nel 1963, alle recenti alluvioni che hanno interessato la pianura Padana, dal terremoto in Friuli del 1976 agli eventi sismici del 2016 nell’Italia centrale e fino all’attuale supporto sanitario e logistico fornito per l’emergenza causata dal COVID-19, numerosi sono gli interventi effettuati dai militari della Brigata, che sempre hanno garantito, con professionalità e dedizione, la loro presenza nei momenti di difficoltà del Paese.
Altrettanto significativa anche la partecipazione delle sue unità a operazioni, in concorso con le forze dell’ordine, ai fini della sicurezza sul territorio nazionale. In particolare, l’Ariete continua il proprio impegno nell’Operazione Strade Sicure con i propri reparti che sono stati impiegati in questi ultimi anni in diverse zone d’Italia e, in questi giorni, stanno operando nelle piazze di Milano, Brescia e Bergamo, conclude il comunicato.
Fonte e foto: 132^ Brigata corazzata Ariete