Il contingente italiano a Herat, in Afghanistan, ha recentemente condotto una esercitazione di Personnel Recovery.
È il Train Advise Assist Command West (TAAC-W) a darne notizia con un comunicato stampa del 22 giugno scorso, spiegando in dettaglio che i militari italiani del TAAC-W, attualmente su base 132^ Brigata corazzata Ariete al comando del Generale di Brigata Enrico Barduani, hanno condotto, nella base di Camp Arena, un’esercitazione di ricerca e salvataggio di personale disperso (Personnel Recovery) in ambiente diurno e condizioni non permissive.
All’attività hanno preso parte assetti ad ala rotante del Task Group Fenice, nel dettaglio due elicotteri da esplorazione e scorta AH-129D e due elicotteri multiruolo UH-90A, una squadra elitrasportata, specializzata nel Personnel Recovery, ed elementi JTAC (Joint Terminal Attack Controller), oltre alle necessarie componenti sanitaria e di sicurezza, si legge dal comunicato.
L’esercitazione, coordinata dalla sala operativa del TAAC-W, che si è avvalsa, per il monitoraggio delle diverse fasi dell’attività, del supporto fornito dal Tactical Unmanned Aerial Vehicle Shadow-200, si è sviluppata in una prima fase di pianificazione ed elaborazione speditiva degli ordini e nella successiva fase condotta, culminata con il recupero di personale militare rimasto vittima di un incidente aereo simulato.
L’attività ha consentito inoltre ai partecipanti di testare e affinare tecniche e procedure di Personnel Recovery in teatro operativo e valutare l’aderenza dei criteri d’intervento agli standard dottrinali.
Il Personnel Recovery, sottolinea il TAAC-W, è una delle più importanti capacità a disposizione dei contingenti impiegati in operazioni e riunisce tutti gli assetti deputati al recupero e al reinserimento di personale rimasto per qualsiasi circostanza isolato in ambiente ostile.
Il TAAC-W, Comando NATO a guida italiana, in cui operano uomini e donne dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare e dell’Arma dei Carabinieri, è responsabile nell’ambito dell’operazione Resolute Support della parte occidentale dell’Afghanistan, che comprende le province di Herat, Badghis, Farah e Ghor, per un’estensione territoriale pari all’intero Nord Italia e una popolazione di circa quattro milioni di abitanti.
È composto da militari di 8 nazioni (Albania, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Ucraina, Stati Uniti d’America, oltre all’Italia) che operano con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle Istituzione e delle Forze di Sicurezza afgane, impegnate nella creazione di adeguate condizioni di sicurezza e prosperità per la popolazione locale, conclude il comunicato.
Fonte e foto: TAAC-W RS