Si è conclusa domenica scorsa l’esercitazione “Rock Topside 20”, che ha visto i Cavalieri paracadutisti di Savoia cooperare con i colleghi statunitensi del 2° battaglione della 173^ Airborne Brigade, unità di paracadutisti con base alla Caserma Ederle di Vicenza.
Ne ha dato notizia con un comunicato stampa di ieri, 6 febbraio, lo stesso Reggimento Savoia Cavalleria (3°).
La fase addestrativa effettuata dai Cavalieri della Brigata Folgore si è svolta nella base SETAF di Vicenza ed è stata utile per studiare la pianificazione della missione e le attività propedeutiche specifiche connesse all’aviolancio e alla tipologia di paracadute utilizzato dai colleghi americani.
I Cavalieri della Brigata, una volta imbarcati su un velivolo C-17 dell’Air Force decollato dalla base di Aviano, hanno sorvolato la zona lancio Marta, situata all’interno del poligono di Monteromano, in provincia di Viterbo, dove si è svolto un lancio di massa, si legge dal comunicato.
I Cavalieri paracadutisti del Savoia, una volta giunti a terra, hanno effettuato operazioni di riordino, fissaggio, disgregazione e imboscata, in qualità di OPFOR (Opposing Force) con alcune sessioni di training congiunto con i soldati americani.
L’intero ciclo addestrativo ha visto lo spiegamento delle forze del 2° battaglione “The Rock” procedere alla validazione delle proprie truppe, impiegate successivamente nelle aree di Hoenfels in Germania.
La preparazione dei cavalieri paracadutisti e la determinazione dimostrata hanno permesso di portare a termine con successo tutte le attività, scrive il Reggimento; la professionalità e lo spirito costruttivo dei baschi amaranto del Savoia hanno riscosso gli apprezzamenti del Comando statunitense.
L’esercitazione, nel suo complesso di eventi, si è dimostrata fondamentale per addestrare e perfezionare le capacità di pianificazione, l’iniziativa e l’autonomia decisionale tanto dei Comandanti a ogni livello quanto del singolo elemento.
Occasione addestrativa che ha permesso, tra l’altro, di far conseguire il brevetto di paracadutismo statunitense a tutto il plotone aviolanciatosi sulla Drop Zone “Marta”, molti dei quali giovani cavalieri VFP1 che, a fianco dei colleghi più anziani, hanno affrontato la nuova sfida con caparbietà, slancio e orgoglio.
“La ‘Rock Topside’ – conclude il comunicato stampa – ha dato al personale del Savoia Cavalleria la possibilità di potersi confrontare con una unità straniera avio-portata, incrementando le proprie capacità di cooperazione nell’ambito dell’airborne community e ha mostrato le peculiarità della Cavalleria paracadutista, unendo le capacità delle aviotruppe (aviolancio e riordino in territorio ostile, attacco, difesa ecc.) con quelle tipiche della Cavalleria (ricognizione d’area e di itinerari in maniera occulta, acquisizione obiettivi, ecc.)”.
Fonte e foto: Reggimento “Savoia Cavalleria” (3°)