Si è tenuta nell’Aula Magna di Palazzo Arsenale a Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia inaugurale della 2^ edizione del Master Internazionale in “Cultural Property Protection in Crisis Response”, Protezione del patrimonio culturale in risposta alle crisi (qui il link alla prima edizione).
Ne dà notizia oggi, 5 febbraio, con un comunicato stampa la stessa Scuola di Applicazione.
All’evento, si apprende, hanno presenziato numerose autorità accademiche, civili e militari tra cui il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Stefano Geuna, il Direttore del Master, Prof. Edoardo Greppi, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Roberto Ricciardi, il Coordinatore del Programma International Affairs della Compagnia di San Paolo, Dott. Nicolò Russo Perez, il Responsabile del Settore Istruzione e Ricerca Scientifica della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Dott. Luigi Somenzari, e il Presidente del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Arch. Stefano Trucco.
Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, nel suo intervento di saluto ha sottolineato che, in tempi di crisi, il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale in tutte le sue forme non è solo un dovere giuridico ma un obbligo morale ed è quindi necessario lavorare in cooperazione tra mondo politico, culturale, universitario, militare e civile.
Non sarebbe, infatti, possibile contribuire alla ricostruzione di un paese senza proteggere le testimonianze delle sue radici storiche e culturali, sottolinea il comunicato della Scuola.
A seguire, l’Arch. Antonia Pasqua Recchia, consigliere del Ministro Dario Franceschini, già Direttore Generale e Segretario Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT), ha tenuto una Lectio inaugurale dal titolo “L’impegno internazionale del MiBACT per la protezione del patrimonio culturale”, durante la quale ha delineato l’evoluzione storica delle attività del Dicastero nel campo della tutela del patrimonio culturale umanitario definendo “imprescindibile” il ruolo e il rapporto con le Forze Armate Italiane nello specifico settore.
Il master, in lingua inglese, organizzato dalla Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, svilupperà la fase residenziale presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito dal 4 febbraio al 29 maggio 2020.
Successivamente, dal 30 maggio al 16 ottobre 2020, è previsto un periodo dedicato allo studio individuale e alla preparazione della dissertazione finale.
Il corso vedrà interessati due Ufficiali dell’Esercito, due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e dodici frequentatori provenienti da Ciad, Etiopia, Italia, Nepal, Polonia, Sri Lanka, Sudan, Vietnam e Yemen.
I frequentatori del master avranno inoltre la possibilità di visitare a Parigi, presso il World Heritage Centre, la sede generale dell’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita nella capitale francese 4 novembre 1946.
Il master, spiega il comunicato, ha l’obiettivo di formare future generazioni di professionisti – rappresentanti delle istituzioni militari e civili, organizzazioni non governative, gestori di siti culturali, studenti, peacekeeper, ecc. – dotati di un background multidisciplinare e competenze avanzate nello specifico settore della tutela del patrimonio culturale secondo gli standard UNESCO e, più in generale, nella capacità di valorizzare il ruolo della cultura nelle fasi di riconciliazione sociale e di ripresa economica delle aree colpite da conflitti o calamità naturali.
“Tale progetto formativo – conclude la Scuola – costituisce un unicum nel panorama nazionale sia in termini di obiettivi didattici sia di contenuti e accresce ulteriormente l’offerta formativa dell’Istituto di Studi Militari, che nel corso degli ultimi anni ha sviluppato notevolmente il fronte delle proprie iniziative formative contribuendo all’incremento delle attività di internazionalizzazione degli studi”.
Fonte e foto: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito