Hanno dichiarato la propria intenzione di scendere in piazza in segno di solidarietà e di continuità con quanto si è verificato negli ultimi mesi nei paesi del nord Africa, fa sapere il Sudan Tribune.
Sono i gruppi di opposizione del Sudan che hanno deciso di sfidare la polizia manifestando senza permesso, esercitando quello che ritengono essere un loro diritto nell’ambito della costituzione.
Il capo della polizia, generale Mohammad Hafiz Hassan Attiya, ha invece sottolineato in una conferenza stampa lunedì scorso che la polizia non autorizza una tale manifestazione, per cui si rende invece necessario un vero e proprio permesso.
La protesta, a quanto pare, non si fermerà. Anzi, è stato programmato anche un orario di inizio: l’una (le 10.00 italiane) di oggi mercoledì 9 marzo nella piazza Abu-Janzeer a Khartoum. E un leader: il capo dell’Umma Party Al-Sadiq Al-Mahdi, che già lo scorso gennaio chiedeva la deposizione di al-Bashir.
La polizia considererà sicuramente illegale la manifestazione e agirà di conseguenza, probabilmente come già fatto lo scorso 30 gennaio, quando un primo tentativo di dimostrazione era stato messo in atto nelle strade della capitale del Sudan del nord con la conseguente reazione della polizia e la durissima repressione, poi condannata da Human Rights Watch.
Due giorni fa, intanto, centinaia di oppositori si sono dati appuntamento davanti alla sede del Sudan People Liberation Movement (SPLM) scandendo slogan contro il governo di Omar al-Bashir, in carica dal 1989 e da poco testimone del ridimensionamento del suo paese dopo la richiesta unanime di indipendenza del sud Sudan risultata dal referendum di gennaio.
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Fonte: Sudan Tribune
Foto: polizia pattuglia strade di Khartoum di Reuters/occhiaperti.net