La Marina Militare condivide con il Fondo Ambiente Italiano (F.A.I.) l’amore per la storia dell’Italia e per la tutela dei siti storici.
In questo ambito la Forza Armata ha segnalato ieri, 9 agosto, con un comunicato stampa, il record di visitatori raggiunto dal Castello Aragonese di Taranto, che si colloca al quarto posto nella classifica provvisoria “Luoghi del Cuore” del FAI, essendo tra i siti storico-archeologici pugliesi più amati e visitati nel 2018.
Nel dettaglio, il Castello Aragonese di Taranto ha registrato la presenza di circa 70.000 visitatori dal 1° gennaio 2018 ad oggi, fa sapere la Forza Armata nel suo comunicato.
Già nel 2017 la struttura era stata riconosciuta come secondo sito storico – archeologico della regione per aver raggiunto, nell’arco dell’intero anno, circa 117.000 visitatori, di cui circa 30.000 tarantini, circa 69.000 provenienti da tutta Italia e quasi 18.000 dal resto del mondo.
“In totale – si apprende – dal 2005, anno dell’apertura al pubblico, il Castello ha visto passare attraverso le sue antiche sale più di 760.000 persone”.
La Marina Militare “promuove la consapevolezza dell’importanza del mare per il nostro Paese, perché ora come nel passato, il benessere e il progresso della nostra nazione dipendono dal mare, dal suo rispetto, la sua tutela e la valorizzazione. Il mare racchiude il segreto della nostra origine, accarezza e protegge importanti cimeli immersi della nostra storia e ci può svelare i segreti del nostro futuro”, conclude il comunicato stampa.
Gli hashtag per parlarne sui social: #ProfessionistiDelMare #IltuoFuturoéilmare
La Marina Militare e il FAI (appronfondimento della Marina Militare):
Quest’anno, tra i mille siti distribuiti su tutto il territorio nazionale che il FAI ha scelto per raccontare lo straordinario patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, sono stati inseriti anche Palazzo Marina a Roma; l’Accademia Navale di Livorno e il Forte San Felice a Chioggia che, in occasione della 26^ edizione delle Giornate FAI di Primavera del 24 e 25 marzo scorsi, hanno registrato un afflusso di circa 10.000 visitatori.
Particolarmente gradite al pubblico sono risultate le visite guidate, ad opera dei volontari della prestigiosa fondazione, all’interno di Palazzo Marina, attraverso un itinerario che ripercorre tra mobilio, architettura e dipinti la storia della Marina Militare che è poi la storia dell’Italia marittima. I vari gruppi si sono avvicendati lungo il percorso predisposto che prevedeva la visita allo Scalone d’onore monumentale, al Salone dei Marmi, alla Biblioteca Storica – con gli oltre 40mila volumi molti dei quali manoscritti rari – e a diverse stanze mai aperte al pubblico, tra cui la sala inaugurata proprio il 24 marzo e intitolata al Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, protagonista della vittoria sul mare durante la Prima Guerra Mondiale.
Castello Aragonese
Con la sua forma quadrangolare il Catello Aragonese di Taranto occupa l’estremo angolo dell’isola su cui sorge il borgo antico della città, forma modificata negli anni. Inizialmente era solo una “Rocca” fatta da torri alte e strette e solo nel 1486 l’architetto militare Francesco di Giorgio Martini ebbe l’incarico di ampliare il castello conferendogli la forma che oggi possiamo ammirare.
A memoria della sua realizzazione una lapide murata sulla “Porta Paterna” che, adornata dello stemma degli Aragonesi inquartato con l’arma dei d’Angiò, riporta:
“Re Ferdinando aragonese, figlio del divino Alfonso e nipote del divino Ferdinando, rifece in forma più ampia e più solida questo castello cadente per vecchiaia, perché potesse sostenere l’impeto dei proiettili che è sopportato col massimo vigore – 1492.”
Nel corso degli anni la struttura venne rafforzata con nuove torri e il suo impiego cambiò passando da struttura militare per la difesa a dura prigione fino al 1887, anno in cui il castello torna a essere sede militare e più precisamente della Marina Militare.
Nella sua storia si ricorda la lunga prigionia del Conte di Montecristo, primo generale di colore della storia, ispirazione dell’omonimo romanzo.
Fonte: Marina Militare
Foto: FAI