È stata firmata nella sede del Comando Divisione Friuli la Convenzione per l’aggiornamento nei settori dell’emergenza e urgenza del personale sanitario delle Forze Armate, anche in funzione di collaborazione in caso di maxi emergenze tra strutture sanitarie civili e personale e mezzi militari, fa sapere lo stesso Comando con un comunicato stampa di ieri, 15 maggio.
Saranno medici e infermieri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare delle Province di Firenze e Pistoia a lavorare insieme ai colleghi di Careggi, si apprende in dettaglio.
“L’obiettivo – scrive il Comando Divisione Friuli – è incrementare le capacità e acquisire esperienze migliorando la capacità di risposta anche nei principali teatri operativi internazionali dove la medicina militare, che normalmente opera a favore delle nostre donne e dei nostri uomini in divisa, è sovente impegnata a favore delle popolazioni locali”.
La firma della Convenzione che dà il via al progetto formativo è avvenuta martedì 15 maggio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il Comando Divisione Friuli nella storica caserma Predieri.
La Convenzione tra Careggi e le Forze Armate discende da un accordo tra Ministero della Difesa e Regione Toscana e vede come responsabile del percorso di formazione dei medici e infermieri con le stellette il direttore del Pronto Soccorso, dottor Stefano Grifoni.
È stata sottoscritta dai Comandanti degli Enti militari presenti nella zona: per l’Esercito Italiano, il Generale di Divisione Carlo Lamanna ha formalizzato la collaborazione con la Divisione Friuli da lui comandata; per l’Aeronautica Militare, il Generale di Divisione Aerea Stefano Fort ha sancito l’adesione al protocollo dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, di cui è il Comandante.
“Questa collaborazione tra Sanità Militare e Servizio Sanitario regionale – ha dichiarato l’Assessore alla Salute della Toscana, Stefania Saccardi – consente uno scambio di preziose esperienze professionali che aiuterà il personale in divisa a incrementare le capacità assistenziali, oltre che per i militari anche verso le popolazioni presenti nelle aree operative, e consentirà alla Sanità Toscana di potenziare il coordinamento con le Forze Armate in caso di grandi emergenze”.
Nell’oggetto è prevista la partecipazione del personale sanitario militare, in maniera guidata, alle attività di pronto soccorso e ambulatoriali, con una graduale assunzione di compiti assistenziali ed esecuzione di interventi con autonomia vincolata alle direttive ricevute dal tutor aziendale.
Il Pronto soccorso dell’Azienda Careggi è tra le maggiori strutture dedicate all’emergenza urgenza del centro Italia, dei circa 130mila accessi all’anno oltre 5mila sono codici rossi e circa 30mila i gialli con la concentrazione della gran parte del trauma maggiore della Toscana, si apprende.
Tra le motivazioni della collaborazione “l’esigenza per il contesto operativo delle Forze Armate di formare competenze complementari a quelle specifiche dell’attività sanitaria militare, per le quali la creazione e il mantenimento del saper fare devono necessariamente essere perseguiti attraverso sinergie con le strutture ospedaliere del servizio sanitario, mediante lo svolgimento di attività di ‘training on the job’ presso gli ospedali civili di prossimità agli Enti, Distaccamenti, Reparti, Comandi in cui tale personale è in servizio effettivo”.
“Le sinergie tra realtà istituzionali di elevato livello sono la vera risposta alle esigenze di una razionalizzazione mirata, che consenta il mantenimento e se possibile l’ulteriore incremento degli elevatissimi standard qualitativi delle specificità professionali esistenti “, ha sottolineato il gen Lamanna nelle sue parole di benvenuto, all’apertura dell’evento.
Concetto ribadito dal gen Fort, Comandante del Presidio militare interforze di Firenze, che nel suo discorso ha voluto inoltre evidenziare come “un simile accordo sia la prova della grande collaborazione presente in questo territorio tra realtà civili e militari, perfettamente integrate nel tessuto sociale di questa meravigliosa realtà metropolitana”.
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Fonte e foto: Comando Divisione Friuli