“Volge al termine il 2017, un anno intenso che ha visto il personale e i mezzi della Marina Militare operare senza soluzione di continuità dal Mar Artico all’Antartide, in Mar Mediterraneo come negli oceani, a tutela degli interessi nazionali e per rappresentare al meglio il made in Italy nel mondo”, annuncia il comunicato stampa del 29 dicembre della Marina Militare che traccia un bilancio dell’anno appena trascorso.
Il 2017 ha visto la Fregata Europea Multi Missione Carabiniere navigare fino al sud est asiatico e all’Australia, al fine di assicurare presenza e sorveglianza marittima, rafforzare le attività di cooperazione già in corso con gli alleati trans-regionali e avviare nuove relazioni con potenziali partner.
Da un emisfero all’altro, dopo quasi 90 anni, la Marina Militare è tornata in Artide con la “Campagna High North 17” coordinata dall’Istituto Idrografico a bordo di Nave Alliance, per una missione di ricerca scientifica in mare, ponendosi quale elemento di riferimento e traino per lo studio dei fenomeni nelle aree polari, in sinergia con le migliori risorse scientifiche nazionali.
Attività di ricerca è stata svolta anche dall’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA (UTA) che ha affidato ai Palombari del COMSUBIN il coordinamento delle operazioni subacquee svolte dalla spedizione italiana, inclusa la gestione della camera iperbarica presente nella base italiana “Mario Zucchelli”. Si tratta degli stessi palombari che, nel corso dell’anno, hanno somministrato trattamenti di ossigenoterapia iperbarica, in collaborazione con le ASL locali, a pazienti spesso in pericolo di vita, e che hanno bonificato circa 22000 ordigni esplosivi residuati bellici rinvenuti nelle acque dei mari, dei fiumi e dei laghi italiani. Di ordigni residuati bellici si sono occupate anche le Unità di contromisure mine. In particolare durante le attività addestrative condotte nel Golfo di Cagliari sono state ritrovate e neutralizzate numerose mine e proiettili di artiglieria risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Le Navi scuola della Marina Militare hanno svolto le campagne d’istruzione estive a favore del personale in formazione. In particolare, Nave Vespucci è tornata dopo 17 anni in Nord America in occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della confederazione canadese, che hanno visto la presenza a bordo, oltre che di decine di migliaia di visitatori, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Un anno, il 2017, che ha visto la Marina Militare continuare ad assicurare i più tradizionali compiti istituzionali con un diuturno impegno operativo sia in ambito nazionale che nell’ambito delle organizzazioni internazionali di riferimento. Dal 2015 è infatti attiva nel Mediterraneo centrale l’Operazione Mare Sicuro, con un dispositivo aeronavale che assicura le attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima a tutela degli interessi nazionali. In più occasioni durante l’anno le unità della Marina sono intervenute prontamente anche a protezione dei pescherecci italiani dimostrandosi uno strumento efficace per la protezione delle attività produttive nazionali, in piena collaborazione con le autorità dei Paesi rivieraschi.
Nell’ambito delle missioni militari dell’Unione Europea la Marina Militare ha partecipato costantemente con una unità navale all’operazione a guida italiana Eunavfor Med Sofia nel Mediterraneo, mentre per 6 mesi la Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Virginio Fasan ha assunto il ruolo di Flag Ship dell’operazione “EUNAVFOR Atalanta”, che opera tra il Mar Rosso e l’Oceano Indiano per garantisce la presenza, sorveglianza e la polizia in alto mare per il contrasto del fenomeno della pirateria – che non può dirsi debellata, come recenti eventi accaduti nell’area dimostrano.
Nel corso del 2017 sono rese disponibili alla NATO sia Nave Aviere che Nave Doria per le esigenze dell’Operazione marittima denominata “Sea Guardian”, che ha lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività dell’Alleanza e quelle dell’Unione europea, al fine di migliorare la difesa e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione.
Un anno, quello che sta volgendo al termine, votato, come sempre, da parte della Marina Militare al supporto verso la collettività e la solidarietà.
L’aviazione navale ha partecipato, come di consueto, alla campagna antincendi boschivi, mentre i fucilieri della Brigata Marina San Marco hanno preso parte alle operazioni di controllo del territorio e di messa in sicurezza degli edifici nelle aree del centro Italia colpite dal sisma e dal mal tempo. Anche gli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno sono scesi in campo a fianco delle varie Istituzioni contribuendo ad alleviare il disagio della popolazione durante la tragica alluvione che ha colpito la città labronica a settembre.
Oltre alle varie attività presso il COMSUBIN a favore di subacquei speciali (bambini o disabili), come avviene ormai da 10 anni, Nave ITALIA ha condotto la sua campagna di solidarietà 2017 “a gonfie vele” con la Fondazione Tender To Nave Italia Onlus che ha regalato a persone con disagio sociale o portatori di disabilità psicofisiche un’esperienza stimolante di vita a bordo di una nave a vela, inquadrata in specifici percorsi terapeutici.
Il classico concerto della Banda della MM all’Auditorium Parco della Musica è stato dedicato nuovamente alla Fondazione Telethon, che ha raccolto fondi grazie alla consueta capillare distribuzione dei cuori di cioccolato per favorire la ricerca sulle malattie genetiche infantili.
La perdurante collaborazione con Fondazione Rava, ha poi permesso di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola per i sfortunati bimbi delle zone terremotate di Norcia.
Inoltre, sono continuati, con Operation Smile, i weekend clinic a bordo delle unità della Marina Militare, che hanno permesso a numerosi bambini, nati con serie malformazioni, di poter finalmente sorridere.
Un anno che ha visto la Marina Militare impegnata assiduamente anche nel campo della diplomazia navale e della cooperazione internazionale. Oltre alle citate campagne addestrative, nel 2017 si è tenuto, presso l’Arsenale di Venezia, l’11° Regional Seapower Symposium, un forum marittimo internazionale cui hanno partecipato i rappresentanti delle Marine Militari di circa 50 Paesi e di 11 organizzazioni internazionali. Il Simposio è stato una eccellente opportunità di confronto, scambio diretto di idee, di ricerca di accordi in materia marittima e navale e ha costituito uno strumento ideale di approfondimento delle reciproche conoscenze tra tutti gli attori, istituzionali e non, che condividono con la Marina Militare, sfide ed interessi comuni.
Il 2018 si apre con circa 1.800 uomini e donne della Marina Militare impegnati in mare in diverse missioni, operazioni, attività e con il calendario storico della Marina Militare “Ricordare il Passato – Costruire il Futuro”: un tributo all’epica impresa di Premuda del 10 giugno 1918 da parte di Luigi Rizzo e, con essa, al centenario della fine della Grande Guerra. Attraverso un parallelismo tra le foto della Marina di ieri e di oggi viene testimoniato l’immutato senso del dovere, della professionalità e abilità specialistiche che il personale della Forza Armata esprime ogni giorno al servizio del Paese.
Quelle ricordate rappresentano solo una piccola porzione delle attività condotte dalla Marina Militare nel 2017 grazie al proprio personale, uomini e donne, che, anche durante questi giorni di festa, operano, sopra e sotto il mare, in terra e in cielo, in Italia e all’estero, con professionalità, a salvaguardia della sicurezza nazionale, a supporto della collettività, con spirito di sacrificio, abnegazione, efficacia e senza clamori, oggi come cento anni fa, perché “Noi Siamo La Marina”.
“Buon 2018”, conclude la Forza Armata nel suo comunicato di fine anno.
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Fonte e foto: Marina Militare