Centomila ore di volo in sette anni. E’ il traguardo raggiunto dal più avanzato velivolo da difesa di nuova generazione, lo Eurofighter Typhoon.
“Un risultato che dimostra la maturità raggiunta dallo Eurofighter e la sua affidabilità come sistema di difesa”, ha dichiarato ieri 25 gennaio durante la celebrazione delle 100mila ore di volo a Monaco, in Germania, il chief executive officer di Eurofighter GmbH Enzo Casolini, sottolineando quanto il successo del progetto dipenda dalla cooperazione e dalla partnership internazionale tra industria e forze aeree.
Il programma Eurofighter, che coinvolge Italia, Germania, Spagna e Regno Unito, assicura oltre 100mila posti di lavoro in 400 aziende nei quattro paesi partner, si apprende dall’azienda; mentre è la Eurofighter Jagdflugzeug GmbH che ha sede a Monaco di Baviera a gestire l’intero programma per conto delle società partner di Eurofighter: Alenia Aeronautica/Finmeccanica, BAE Systems, Cassidian in Germania e Spagna, ovvero i principali costruttori aerospaziali in Europa con ricavi totali di circa 120 miliardi di euro, stando alle cifre del 2009.
Gli Eurofighter Typhoon, fa sapere l’azienda in un comunicato stampa per l’evento, avevano già superato le loro prime 5mila ore di volo nel novembre 2005, le prime 10mila nell’agosto 2006; 20mila nel maggio 2007 e 50mila nell’agosto 2008. Una crescita proporzionale alle consegne degli aerei ai clienti.
Attualmente sono in servizio 260 velivoli in sei forze aeree, praticamente il più alto numero tra i caccia di nuova generazione oggi disponibili al mondo.
Questi i sedici reparti dove sono in servizio gli Eurofighter:
o quattro reparti in Italia (due a Grosseto e due a Gioia del Colle);
o sei reparti con la Royal Air Force (quattro a Coningsby, uno a Leuchars e uno a Mount Pleasant, nelle Isole Falkland);
o tre reparti in Germania (nelle basi di Laage, Neuburg e Nörvenich);
o un reparto rispettivamente in Spagna, Austria e Arabia Saudita.
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Fonte: Eurofighter Jagdflugzeug GmbH
Foto: Ferrari F1