Il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD), onorevole Domenico Rossi, ha partecipato ieri mattina, 12 febbraio, a Udine, alla cerimonia di commemorazione dei 23 partigiani osovani e garibaldini fucilati, l’11 febbraio 1945, presso le mura del cimitero, fa sapere l’ufficio stampa dell’on Rossi.
Il Sottosegretario Rossi, invitato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha sottolineato nel suo intervento che “Il Governo ha il dovere istituzionale di essere presente in cerimonie come questa, e la presenza non è mai solo simbolica”.
In particolare, “In queste occasioni si possono mandare messaggi positivi a tutto il Paese, l’Italia, che ha un’anima fatta di valori quali la solidarietà e la giustizia sociale”.
“Sul muro del cimitero di Udine, 72 anni fa, furono fucilati partigiani osovani e garibaldini, uniti nella morte per un’idea comune di democrazia, libertà, pace che sono i valori della Resistenza“, ha detto il Sottosegretario, “la Resistenza è un tassello fondamentale della rinascita del nostro Paese e su cui ci siamo basati per costruire la nostra Costituzione. Abbiamo ricevuto un’eredità che va difesa e trasmessa ai giovani. Questo è il nostro impegno”.
L’on Rossi ha poi sottolineato che “La cerimonia assume un significato ancora più profondo perché oggi [12 febbraio], come è accaduto domenica scorsa, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e l’Associazione Partigiani Osoppo, assieme, rendono omaggio ai caduti della Resistenza”.
Sempre in Friuli, infatti, il Sottosegretario Rossi, è stato presente, domenica 5 febbraio, alla commemorazione dell’eccidio delle Malghe di Porzus, dove per la prima volta, dopo 72 anni, le due associazioni partigiane si sono ritrovate per ricordare i caduti (link articoli in calce).
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Fonte e foto: Uff Stampa on Rossi