Ago 29, 2016
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Emergenza sisma: i soccorsi sono anche ricostruzione. L’Esercito al lavoro sui ponti

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È continuato incessantemente nel fine settimana l’impegno dell’Esercito per il ripristino della viabilità sui tratti stradali delle zone colpite dal sisma di mercoledì 24 aprile scorso.

Militari dell’Esercito sono intervenuti presso due ponti: in località Retrosi e in località Tre Occhi, al fine di ripristinare la viabilità severamente danneggiata.

Nel dettaglio, ieri mattina, 28 agosto, assetti del 2° reggimento Genio pontieri di Piacenza e del 6° reggimento Genio pionieri di Roma hanno iniziato a operare in località Retrosi, ove è situato un ponte gravemente danneggiato dalle ripetute scosse sismiche di questi giorni, fa sapere l’Esercito dal suo sito istituzionale.

terremoto4_160827L’obiettivo è la realizzazione di un ponte Bailey, per cui si è cominciato a operare sia manualmente che a bordo di macchine movimento terra per effettuare la gittata.

E intanto il numero degli uomini e delle donne che l’Esercito ha messo in campo per fronteggiare l’emergenza nelle località devastate dal terremoto sale a più di 850 e oltre 200 i mezzi, gran parte dei quali provenienti dalle unità del Genio.

Sono invece iniziati nella prima mattinata di sabato, 27 agosto, i lavori per la realizzazione del by-pass del ponte in località Tre Occhi, lungo la statale 260, alle porte di Amatrice, la località maggiormente colpita dal sisma di mercoledì scorso nella provincia laziale di Rieti.

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Gli assetti del 6° reggimento Genio pionieri di Roma, con la collaborazione dei tecnici della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, hanno iniziato a operare a valle del ponte per realizzare un guado a strutture scatolari con una carreggiata di circa 6 metri, che consentirà di aggirare il ponte ormai irrimediabilmente danneggiato.

Questa la soluzione più rapida per consentire la riapertura di un tratto stradale considerato di importanza strategica, si apprende, in quanto consentirebbe di fare affluire ad Amatrice, da sud, ulteriori mezzi e materiali per il soccorso alla popolazione.

Nelle località di Rieti, Amatrice e Accumoli sono 124 i mezzi da trasporto e speciali impiegati: bus, mezzi tattici, torri di illuminazione, gruppi elettrogeni, terne ruotate, pale caricatrici, escavatori cingolati, autocisterne, rimorchi e mezzi antincendio.

terremoto2_160227L’Esercito, grazie alla capacità “dual-use” di molti suoi reparti, è in grado d’intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale, in casi di pubblica utilità, come testimonia l’utilizzo dei militari dell’Esercito in occasione delle più recenti calamità naturali – quali alluvioni, terremoti, emergenze idriche – che hanno interessato il territorio nazionale, sottolinea l’Esercito dal suo sito web.

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Fonte e foto: Esercito Italiano

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