A seguito del potente terremoto di magnitudo 6 della scala Richter, che ha colpito l’area del centro Italia tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo alle 3.36 del 24 agosto scorso, sono stati impiegati militari dell’Esercito Italiano sin dalle prime ore successive al disastro.
“Durante le prime ore dell’intervento – si legge dal sito – l’Esercito ha provveduto a rimuovere manualmente le macerie delle abitazioni, vista la necessità di recuperare superstiti”; mentre con il passare delle ore l’intera catena logistica migliora il meccanismo di intervento, affinando la propria attività a continuo beneficio della popolazione.
Dal sito istituzionale della Forza Armata si apprende più precisamente che “l’Esercito vede impegnati circa 500 militari e 137 mezzi (in gran parte appartenenti alle unità del Genio) suddivisi in assetti per rimozione macerie, trasporto e antincendio”.
Nel dettaglio, nelle località di Amatrice, Accumoli e Rieti sono impiegati circa 370 militari e 88 mezzi dell’Esercito, ovvero bus, veicoli tattici, commerciali, torri di illuminazione, terne ruotate, mezzi speciali del Genio quali pale caricatrici, mini escavatori, autocisterne e rimorchi.
Ad Ascoli Piceno e Pescara del Tronto (AP), fa sapere l’Esercito, sono impiegati circa 130 militari e 49 mezzi, tra cui gruppi elettrogeni, mezzi tattici e torre di illuminazione.
Gli hashtag per parlarne sui social sono: #sismacentroitalia #noicisiamosempre
Fonte e foto: Esercito Italiano