Si è svolta oggi, 17 giugno, nella caserma Capone di Persano, in provincia di Salerno, la cerimonia di saluto al 4° reggimento Carri, da pochi giorni rientrato in Italia dopo sei mesi di impegno operativo alla guida del Multinational Battle Group West (MNBG-W), l’unità multinazionale a leadership italiana che opera nel settore ovest del Kosovo nell’ambito dell’Operazione di KFOR (Kosovo Force) denominata Joint Enterprise, fa sapere lo stesso reggimento con una nota stampa odierna.
I carristi della brigata Bersaglieri Garibaldi, guidati dal colonnello Salvatore Alessandro Sarcià, avevano lasciato l’Italia lo scorso mese di dicembre, per assumere a Belo Polije, nel Kosovo occidentale, il comando del MNBG-W.
La cerimonia di stamane ha costituito l’occasione per ripercorrere i sei mesi d’impegno del 4° reggimento Carri a favore del processo di stabilizzazione del Kosovo.
Il 4° Carri ha operato, nel corso del mandato, in piena aderenza alla risoluzione 1244 delle Nazioni Unite, garantendo la sicurezza, la stabilità e la libertà di movimento nel proprio settore di competenza e contribuendo al consolidamento della pace e al processo di crescita civile del Kosovo, sottolinea la nota.
Il reggimento si è occupato della salvaguardia del Monastero Visoki di Decani, luogo di culto serbo-ortodosso che dal 2004 è inserito nella lista dei patrimoni culturali tutelati dall’UNESCO.
L’unità carri ha operato senza soluzione di continuità, effettuando 785 pattuglie appiedate, 3.188 posti di osservazione e 1.594 pattuglie motorizzate, per un totale di circa 65.000 km percorsi.
Il 4° reggimento Carri ha portato a termine, inoltre, numerosi progetti di cooperazione civile-militare volti a migliorare le condizioni di vita generali della popolazione locale, operando sempre nel pieno rispetto di ogni cultura, etnia, tradizione e credo religioso.
Sono stati oltre 200 i meeting con le autorità governative e religiose locali più di 20 le donazioni di materiale vario, tra cui abbigliamento sportivo, arredi scolastici e materiali didattici.
Tra i maggiori risultati ottenuti, la nota stampa ricorda il progetto relativo alla costruzione di una strada in un quartiere della municipalità di Peja/Pec abitato prevalentemente da cittadini di etnia RAE (Rom-Ashakli-Egiziani); il progetto relativo alla fornitura di dodici apparecchiature tecniche ARVA (apparecchiature rilevamento valanga) e attrezzature tecniche alla squadra di soccorso alpino della municipalità di Peja/Pec e la donazione di arredi ospedalieri forniti dall’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord a favore dei medical center delle municipalità di Istog/Istok e Junik.
A salutare il rientro del contingente erano presenti numerose autorità civili, militari e religiose della provincia di Salerno e il comandante della brigata Bersaglieri Garibaldi, generale Claudio Minghetti.
Presenti anche numerosi familiari dei militari, a testimonianza della vicinanza al reggimento e al suo personale, conferma la nota.
Il col Sarcià ha espresso, durante il suo intervento, il proprio apprezzamento per il lavoro svolto all’estero dagli uomini e dalle donne del 4° Carri e l’impegno profuso da parte di quanti sono rimasti in sede garantendo continuità nello svolgimento delle attività addestrative, operative e nelle normali attribuzione assegnate al reggimento.
Esercito, 4° reggimento Carri: cerimonia di rientro dalla missione NATO KFOR in Kosovo (15 giugno 2016)
Il MNBG-W di KFOR in Paola Casoli il Blog
Fotne e foto: 4° reggimento Carri