Si è tenuto oggi, 16 marzo, nel milanese Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito (CME) Lombardia, il convegno dell’Esercito intitolato “L’evoluzione dell’alimentazione dei soldati: dalla prima Guerra Mondiale alla razione K”, promosso dallo stato maggiore dell’Esercito con l’obiettivo di evidenziare l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, raccontata attraverso l’evoluzione della dieta dei soldati dalla Prima Guerra Mondiale ai giorni nostri.
Il convegno, introdotto con un intervento del vicedirettore del Tg2-Rai e responsabile della rubrica del Tg2 Medicina33, Stefano Marroni, ha avuto come relatori il professor Antonino De Lorenzo, ordinario di alimentazione e nutrizione umana dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il generale Stefano Rega, direttore di amministrazione dell’Esercito, e il colonnello Cristiano Maria Dechigi, capo Ufficio storico dello stato maggiore dell’Esercito.
“Gli storici militari hanno scoperto solo recentemente la logistica e l’importanza che essa ha avuto e ha nella guerra – ha spiegato il col Dechigi – ma i militari non hanno mai potuto avere il lusso di ignorarlo.”
“In tale contesto – ha sottolineato il gen Rega – la Prima Guerra Mondiale costituì per l’Esercito Italiano un grande e ambizioso banco di prova che consentì di gettare le basi per una moderna logistica dei viveri. Importanti, furono le innovazioni dal punto di vista dei principi logistici e tecnologici”.
Il convegno è stato concluso dall’intervento del professore De Lorenzo che ha evidenziato quanto “la governance della transizione nutrizionale, da parte delle strutture che si occupano di Sanità Pubblica, deve essere orientata verso indicazioni efficaci e salutari, nell’azione di contrasto alle malattie cronico-degenerative. Essa può conferire all’Esercito Italiano, in epoca di pace, un ruolo importante nel mantenere la tradizionale dieta mediterranea e nel promuovere stili di vita salutari. Particolare sensibilità verso l’innovazione è l’adozione, da parte delle forze militari, per la selezione e il reclutamento, dell’indicatore ‘Massa Metabolicamente Attiva’, che è un reale superamento del mero rapporto peso/altezza.”
L’evento si inquadra nelle manifestazioni connesse alla commemorazione della Grande Guerra, circostanza che ha rappresentato la prima importante esperienza di socializzazione interregionale dell’Italia da poco unificata. Infine, si sottolinea come la Prima Guerra Mondiale abbia contribuito significativamente alla creazione dell’identità nazionale, anche dal punto di vista della cultura culinaria, e delle conseguenze che la cucina militare ha avuto sulle abitudini alimentari degli italiani.
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Fonte e foto: CME Lombardia; Esercito Italiano