A Torre a Mare, in provincia di Bari, e a Palermo, gli artificieri dell’Esercito sono stati impegnati rispettivamente il 29 e il 31 gennaio con i loro team EOD (Explosive Ordnance Disposal) per il disinnesco di ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Nel primo caso, su richiesta della Prefettura di Bari, gli artificieri dell’11° reggimento Genio guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della brigata Pinerolo, hanno provveduto al disinnesco e neutralizzazione di due ordigni bellici, occasionalmente rinvenuti durante la manutenzione del verde di un complesso abitativo.
Gli ordigni, una bomba a mano del tipo difensivo mod. SIPE e un a bomba da mortaio del tipo BRIXA, sono state messi in sicurezza grazie all’intervento del team EOD dell’Esercito.
L’operazione di disinnesco, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, esperto nel settore della disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza, ha previsto la messa in sicurezza degli ordigni, la successiva rimozione e la definitiva distruzione in un’area idonea.
L’11° reggimento Genio guastatori è l’unità dell’Arma del Genio che il 2°Comando Forze di Difesa (2° FOD) di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, comando che riceve la richiesta della Prefettura, impiega per le operazioni di bonifica ordigni inesplosi dell’area estesa, sul versante adriatico, dalla provincia di Chieti al Salento e, sul versante tirrenico, dalla provincia di Potenza a Reggio Calabria.
Sono state invece condotte oggi, domenica 31 gennaio, le operazioni di disinnesco a Palermo.
In particolare, secondo quanto riferito dallo stesso Esercito nel comunicato che dava annuncio dell’attività imminente, le operazioni di evacuazione di circa 3.200 persone sono cominciate alle 6 al fine di permettere ai militari dell’Esercito Italiano il disinnesco di una bomba di fabbricazione americana di circa 270 chili, rinvenuta nel Parco Archeologico di Castellamare lungo la via Francesco Crispi di Palermo, in pieno centro storico.
L’entrata in azione degli specialisti del 4° reggimento Genio guastatori, segnalata alle 9 da una sirena, ha previsto la rimozione dapprima delle due spolette, poi il trasporto dell’ordigno disattivato nella cava di Pian dell’Occhio per il brillamento.
Tutta l’area del porto di Palermo e gran parte del centro storico, per un raggio di 400 metri dal luogo del ritrovamento, è stata evacuata secondo il piano di protezione civile messo a punto dalla Prefettura, che ha previsto due centri di accoglienza temporanea, mentre i mezzi pubblici locali hanno assicurato il trasporto di quanti non impossibilitati ad allontanarsi dall’area con un mezzo proprio.
Nel corso del 2015, fa sapere l’Esercito Italiano, gli artificieri dell’Esercito hanno eseguito oltre 2.100 interventi di bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici su tutto il territorio nazionale (quasi 40.000 negli ultimi 15 anni) dimostrando grande professionalità ed esperienza maturata soprattutto nelle missioni all’estero.
In particolare i reparti Genio, grazie alle esperienze maturate nei teatri operativi e alla elevata connotazione “dual-use”, operano in favore della comunità nazionale sia con la bonifica di residuati bellici ancora ampiamente presenti nel territorio nazionale, sia in caso di pubbliche utilità a favore della popolazione civile.
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Fonte e foto: brigata Pinerolo + Esercito Italiano