Mag 29, 2015
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UNIFIL, il comandante gen Portolano convoca i paesi contributori: importante la costanza nel supporto

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20150528_UNIFIL_Il generale Portolano incontra  gli ambasciatori dei Paesi contributori di peacekeepers della missione  UNIFILÈ molto importante che i paesi che contribuiscono con i loro peacekeeper alla missione UNIFIL in Libano mantengano la costanza nel sostegno all’attività in un momento particolarmente delicato dal punto di vista geopolitico e della sicurezza.

Al fine di ribadire questa necessità e di fare un punto di situazione sul fragile equilibrio in Medioriente, il generale Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante delle Forze di UNIFIL, ha convocato a Beirut il 27 maggio scorso, nel quadro delle attività tese a favorire il conseguimento degli obiettivi contenuti nella Risoluzione 1701, gli ambasciatori dei 5 paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, quelli dei paesi contributori di peacekeeper alla missione ONU nel Libano meridionale, unitamente al Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano (UNSCOL) e all’ambasciatore dell’Unione Europea a Beirut.

Foto di gruppo, il Generale  Portolano con i P5 e gli ambasciatori dei Paesi contributori di UNIFILL’occasione è stata particolarmente importante e proficua oltre che per fare un punto di situazione sul contesto geopolitico dello scacchiere mediorientale, con riguardo soprattutto alla questione siriana e ai suoi riflessi sul Libano meridionale, anche per tracciare un quadro dello stato dell’arte della Missione UNIFIL, che si muove nel delicato alveo del peacekeeping in forza alla precisa e ben tracciata risoluzione 1701 basata sul capitolo VI della carta delle Nazioni Unite.

Nell’incontro è stata sottolineata l’indispensabilità del costante impulso e sostegno del dialogo tra le parti che avviene, oltre che con gli incontri bilaterali, mediante il peculiare strumento del tavolo tripartito e attraverso gli sforzi congiunti dei caschi blu e delle Forze Armate Libanesi (LAF) nell’area di operazione terrestre e marittima, associati allo stato di avanzamento dello Strategic Dialogue, veicolo di aiuto e assistenza coerente al più ampio meccanismo dell’International Support Group (ISG).

In particolare, il generale Portolano ha evidenziato le attività svolte negli ultimi 10 mesi sotto il suo comando dagli oltre 11.000 peacekeeper nell’ambito di un contesto operativo in continua evoluzione che richiede “flessibilità e capacità di adattamento”. In tale guisa opera UNIFIL la cui area di operazioni, nonostante la forte instabilità regionale, continua a rimanere “stabile”, ha sottolineato il comandante rilevando come tale risultato non sia frutto del caso ma di un approccio olistico e integrato da parte della Missione, capace di sistematizzare le diverse realtà e dimensioni tra le quali spiccano quella militare, civile e diplomatica. Una dedizione congiunta tra vari attori, in primis gli stessi paesi contributori con il concorso a vario titolo, le LAF, le autorità locali e religiose, senza il supporto dei quali tutto sarebbe difficilmente realizzabile.

Il generale Portolano ha concluso l’evento ringraziando gli ambasciatori convenuti per il loro forte continuo supporto e soprattutto quelli delle nazioni contributrici, poiché convinto di poter confidare sui loro rispettivi contingenti quali reali e credibili messaggeri di pace.

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Fonte e foto: UNIFIL MPIO

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Forze Armate · Libano