È stato celebrato venerdì scorso, 15 maggio, nall’aeroporto militare Fabbri di Viterbo, sede del 1° reggimento Antares, il 64° anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito (AVES).
Alla cerimonia hanno partecipato il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Danilo Errico, il Comandante delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER), generale Alberto Primicerj, e il Comandante dell’AVES, generale Antonio Bettelli, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose.
Nel corso della cerimonia sono state concesse delle onorificenze al personale che si è particolarmente distinto nel servizio in Italia e all’estero.
Tra questi è stata concessa la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito al capitano Paolo Bazzano e al primo maresciallo luogotenente Lorenzo Mesaglio; la Croce d’Oro al Merito dell’Esercito al generale Francesco Riccò e al colonnello Salvatore Jannella; la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito al colonnello Luigi Adiletta e la Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito al tenente colonnello Marco Cardillo e al primo maresciallo luogotenente Marco Vegni.
Il generale Errico ha sottolineato nel suo intervento l’importanza di questa professionalità “che si fonda su un’attenta opera di selezione e formazione e che è stata testimoniata sia nelle molteplici situazioni di emergenza sul territorio nazionale, con interventi a favore delle popolazioni per prestare soccorsi, portare rifornimenti in località rimaste isolate, effettuare trasporti sanitari d’urgenza, spegnere incendi, là dove il dolore e la necessità richiedevano solidarietà umana e salvaguardia della vita; sia nei diversi teatri operativi, dalle prime esperienze in libano, Mozambico e Namibia fino all’Iraq e all’Afghanistan passando per Kurdistan e Kosovo, che hanno evidenziato come l’aviazione dell’esercito costituisca, oltre che una preziosa risorsa in ambito nazionale, anche una componente operativa imprescindibile in ogni operazione di rilievo oltre confine”.
L’aviazione dell’Esercito, nata il 10 maggio 1951, è una specialità tecnologicamente all’avanguardia in continua trasformazione che si è affermata rapidamente fino a diventare, oggi, una componente determinante nei moderni scenari di impiego dell’Esercito.
Grazie alla capacità “dual use”, acquisita da oltre 37 anni di missioni internazionali, l’AVES è in grado di intervenire, sul territorio nazionale, in tutte le operazioni di concorso e sostegno alla popolazione in caso di pubblica utilità e in occasione di calamità naturali.
È in grado di operare 24 ore su 24 su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale attraverso differenti impieghi operativi, come le campagne estive anti incendio boschive, il concorso in operazioni di ricerca e soccorso di personale disperso, costituendo oltre che una preziosa risorsa in ambito nazionale, anche una pedina operativa imprescindibile in ogni operazione di rilevo oltreconfine.
L’Esercito, dal 1982 nelle campagne antincendio, ha svolto 3.200 missioni, totalizzando circa 5.000 ore di volo con un rilascio di circa 120.000 tonnellate d’acqua.
Nel periodo 2005-2014 l’AVES ha raggiunto un totale di 190.500 ore di volo, delle quali, nell’ultimo anno, oltre 10.000 ore impiegate in missioni addestrative per approntamento delle Forze, circa 3.000 ore per missioni per operazioni e oltre 100 ore per missioni in concorso.
Il 23 gennaio 2014 l’AVES ha perso in un incidente di elicottero l’allora comandante, generale Giangiacomo Calligaris, e il tenente pilota Paolo Lozzi.
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Fonte e foto: Esercito Italiano