Dopo aver terminato l’incarico di Capo di stato maggiore della Difesa, ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione del sistema di addestramento della NATO: è il generale Vincenzo Camporini che, lasciato il servizio attivo, vola da un comando all’altro per “aiutare chi si addestra a farlo nel migliore dei modi”, come spiega a Paola Casoli il Blog. E nella Trident Jaguar 15 in Norvegia è stato a fianco del corpo d’armata di reazione rapida della NATO (NRDC-ITA) di Solbiate Olona.
Il generale Camporini è stato incaricato dall’Allied Command Transformation (ACT) della NATO di svolgere il ruolo di senior mentor, quale consulente specializzato che partecipa a tutte le attività addestrative fornendo suggerimenti che derivano dalla sua esperienza “senza mai fare valutazioni”, sottolinea lo stesso generale, spiegando che “il senior mentor, grazie alla conoscenza maturata in ambito internazionale di rilievo operativo nell’Alleanza, ha una visione strategica di utilità, che esprime in tempo reale in qualsiasi attività addestrativa”.
A fine esercitazione, i senior mentor redigono un report esponendo le proprie osservazioni sulla tipologia di esercitazione, la sua organizzazione e struttura. Alla richiesta di come sarebbe stato il report finale della Trident Jaguar 15, che ha validato il corpo d’armata italiano come comando operativo joint (Joint Task Force HQ, JTFHQ), il senior mentor gen Camporini ha dichiarato: “NRDC-ITA ha accettato una sfida impegnativa nella trasformazione in comando joint, una caratteristica che non era nel suo mandato di origine, essendo nato come comando terrestre; nel farlo è stato ben supportato dal JFAAC italiano (comando joint in grado di gestire operazioni aeree, ndr)”.
L’alto ufficiale, in merito alla valutazione complessiva della prestazione di NRDC –ITA in questa esercitazione, ha espresso commenti lusinghieri e molto positivi, concludendo che, nonostante come sempre ci possano essere opportunità di miglioramento, il comando italiano ha fornito una prova decisamente di elevatissimo livello.
Prima di riprendere la sua attività nell’ambito dell’esercitazione in corso, il gen Camporini ha inteso esprimere attraverso Paola Casoli il Blog un suo auspicio in riferimento alla particolare figura che egli ricopre: “L’Italia dovrebbe avere più attenzione verso il ruolo svolto dai senior mentor per fornire ad ACT tali professionalità con maggiore continuità e non solo occasionalmente”.
I senior mentor dell’ACT sono ufficiali generali che hanno da poco tempo lasciato il servizio e che assumono un incarico che può durare al massimo cinque anni. Ma sono troppo pochi gli esponenti militari italiani che hanno potuto transitate in questo incarico, si apprende dal generale Camporini.
Il numero di persone chiamate a svolgere questo ruolo in tutta la NATO non è particolarmente elevato (infatti i senior mentor sono circa 15), il loro attuale leader è generale tedesco Karl-Heinz Lather. Nel particolare esistono due tipologie di impiego: una ad indirizzo joint, specializzata in operazioni interforze, e quella di Forza Armata: il gen Camporini nel particolare è un “Air Senior Mentor”, cioè un esperto di settore dedicato alle tematiche delle forze aeree.
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La Trident Jaguar 15 in Paola Casoli il Blog
Foto: PAO NRDC-ITA