“Qui fa freddo sul serio”, scriveva un soldato della Seconda Guerra Mondiale dal fronte russo ai suoi cari. Così i militari italiani in Russia comunicavano alle famiglie in patria la loro quotidianità bellica al fronte, affidando alla posta le loro righe.
Ora quell’intero corpus di lettere e cartoline militari scritto dai soldati italiani in Russia è esposto in originale a Padova grazie all’Associazione Arma Aeronautica di Padova, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini.
La collezione “Qui fa freddo sul serio”, il cui corpus principale è appunto costituito da lettere e cartoline militari in originale scritte dai militari italiani in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, è esposto da domani, 11 febbraio, in una grande sala del Museo Storico della Terza Armata nel Palazzo Camerini di Padova dopo che il generale Bruno Stano, comandante del COMFODI-NORD (Comando Forze Difesa Interregionale Nord), ne ha concesso l’utilizzo.
Con i documenti presentati, sottolinea il comunicato stampa dell’Associazione Arma Aeronautica, si vogliono portare ai visitatori le parole dirette dei protagonisti, senza alcuna intermediazione: né quella degli studiosi, né quella dei pur importanti scrittori-testimoni che sono anche loro, in qualche misura, dei mediatori. Il titolo stesso della collezione è appunto tratto dalla lettera di un soldato.
I tragici avvenimenti in terra di Russia possono qui essere visti dalla base: le sofferenze delle persone, le preoccupazioni per le famiglie, i presagi su come andranno le cose. Gli scritti portano i segni del vaglio della censura che eliminava non solo notizie ma anche riflessioni che non dovevano venire diffuse in patria. I nostri soldati, però, riuscivano spesso a far trapelare qualcosa: con un disegnino, una parola scritta in un angolo, la scrittura a rovescio e altri piccoli espedienti.
La speranza è che tutti i visitatori possano rendersi conto che queste vicende e queste persone sono esistite, facendo leva sulla forza, anche emotiva, che le tracce documentali spesso hanno.
La mostra si inquadra nella commemorazione della Battaglia di Nikolajewka con la quale le nostre truppe uscirono dalla sacca seguita al crollo del fronte del Don. Dopo quella battaglia mancarono all’appello 84.830 italiani: 10.030 riuscirono a tornare dalla prigionia, in 74.800 morirono in quelle steppe.
La collezione sarà presentata domani, mercoledì 11 febbraio, alle 10.30, nella sede del Museo Storico, in via Altinate, 59 (Palazzo Camerini), e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 2 marzo. Sarà presente all’evento il curatore della mostra, dottor Luca Collodel.
La collezione ha già registrato un notevole successo di pubblico nel corso delle presentazioni avvenute in tutte le municipalità del veneziano, in particolare nelle prestigiose sedi della Torre di Mestre e della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia centro storico.
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Fonte e foto: Associazione Arma Aeronautica – Padova