Sono stati oltre 7.000 gli uomini e donne dell’Esercito impegnati nel corso del 2014 in Italia e all’estero, fa sapere lo stato maggiore dell’Esercito.
Nelle principali missioni internazionali 2.500 uomini e donne con le stellette hanno operato in Afghanistan (830 unità), Libano (1.000 unità), Kosovo (350 unità) e Centrafrica (270 unità). Nel 2014 L’Italia ha mantenuto la leadership delle due più importanti missioni in atto, KFOR in Kosovo e UNIFIL in Libano. Inoltre da febbraio di quest’anno l’Italia detiene la leadership della missione EUTM Somalia, condotta sotto egida dell’Unione Europea.
Nello stesso periodo, sul territorio nazionale, circa 4.600 soldati hanno garantito la sicurezza sul territorio nazionale nelle principali località italiane, da Gorizia a Trapani, con l’operazione Strade Sicure in concorso alle forze di polizia nella vigilanza di obiettivi sensibili, dei centri per immigrati e in attività di pattugliamento di aree metropolitane.
Nel 2014 non sono mancati gli interventi delle unità dell’Esercito nei casi di pubblica calamità e di pubblica utilità. Grazie all’addestramento, alle specifiche competenze e alla capacità “dual use” l’Esercito è intervenuto con oltre 1.700 militari e mezzi speciali, per il soccorso alle popolazioni.
Tra gli interventi più recenti e significativi, quelli di Genova e di Alessandria, dove più di 500 militari e 100 mezzi speciali, tra cui torri d’illuminazione, macchine movimento terra e terne ruotate, hanno operato ininterrottamente per tutta la durata dell’emergenza, soccorrendo la popolazione, sgomberando i locali dai detriti e ripristinando della viabilità.
In Sardegna, per l’emergenza maltempo dello scorso gennaio, sono stati impiegati 100 militari e 35 mezzi. In Emilia Romagna a seguito dell’esondazione del fiume Secchia che ha colpito la provincia di Modena sono intervenuti 200 militari.
A Pisa, per il nubifragio che si è abbattuto a febbraio sulla città, sono intervenuti 200 militari, a Belluno per le eccezionali precipitazioni nevose, 200 militari dotati con veicoli cingolati BV 206, gli stessi impiegati in Afghanistan, hanno soccorso la popolazione e ripristinato la viabilità.
Nel Lazio, a febbraio 2014, per il violento nubifragio che si è abbattuto sulla capitale, sono stati impiegati 200 militari e mezzi speciali in dotazione, di cui sei motopompe. A Treviso 350 militari sono intervenuti per il monitoraggio dei fiumi Livenza e Monticano e per l’attività di drenaggio delle acque e di rimozione dei detriti.
Nel settore dei concorsi di pubblica utilità, a garanzia del funzionamento dei servizi, 80 militari del Genio dell’Esercito hanno lavorato per la posa in opera di un ponte Bailey nel centro storico di Palermo, consegnato lo scorso 31 ottobre all’Azienda Trasporti della provincia.
Nel corso dell’anno, inoltre, l’Esercito ha continuato la sua opera di pubblica utilità e di tutela ambientale garantendo la bonifica dei residuati bellici con ben 2.250 interventi specialistici di bonifica.
L’Esercito grazie alla capacità “dual-use” dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale.
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Fonte e foto: stato maggiore Esercito