È tornata a rivivere, a Folgaria, in provincia di Trento, un’escursione che solo alcuni anziani appassionati ricordano: la Forra del lupo, una lunga trincea di crinale a Serrada di Folgaria.
Scavata tra alte pareti di roccia, fatta di feritoie, osservatori e caverne che si affacciano su strapiombi e ripidi pendii, in faccia al Pasubio, la montagna sacra della Grande Guerra, la Forra del lupo è la stessa che il soldato Ludwig Fasser ha immortalato con la sua macchina fotografica e il pittore di guerra Albin Egger ha fissato coi pennelli sulla tela mentre si attendeva la battaglia. Cent’anni dopo le emozioni del tempo si sposano con la quiete della natura, con la bellezza di incredibili panorami, sottolinea il comunicato stampa di Alpe Cimbra che ne dà notizia.
La Forra del lupo è un camminamento militare risalente alla Prima Guerra Mondiale, chiamato Wolfsschlucht dagli austriaci, che parte da Cogola, località Serrada, e che conduce fino al Forte Dosso delle Somme, che i tedeschi chiamavano Verk Serrada. Il sentiero presenta un dislivello di circa 460 metri ed è lungo circa 4,8 chilometri allo stato attuale, mentre i lavori stanno ancora proseguendo per riportare alla luce la trincea nella sua totalità. Si snoda tra gole profonde, anfratti stretti, grotte, scalinate, 
passaggi a picco sulla roccia. Un percorso da cui si domina con lo sguardo la valle di Terragnolo, la cui posizione era strategica ai tempi della Grande Guerra: i tedeschi da qui controllavano l’accesso all’altopiano di Folgaria.
Questo evento si colloca proprio nell’anno del Centenario in uno dei luoghi più rappresentativi della Grande Guerra: l’Alpe Cimbra di Folgaria Lavarone Luserna è stata infatti teatro degli scontri più importanti e oggi offre importanti testimonianze con i suoi sette forti, in primis Forte Belvedere.
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Fonte e foto: Uff stampa Alpe Cimbra – Trentino
