Lug 15, 2014
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Centenario Grande Guerra: valorizzazione della capacità dual-use della Marina Militare nelle acque italiane

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La Marina Militare esprime le proprie capacità e impiega i propri uomini e mezzi su una gamma di attività e operazioni che spaziano dal sociale, all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico e in tutti i settori d’interesse della collettività che unitamente alla funzione prettamente militare delineano le capacità dual–use in senso più ampio.

Le unità cacciamine e idrografiche della Marina Militare, grazie alle capacità di ricerca e localizzazione in mare di mine e di indagine e rilievo dei fondali marini, sono impiegate nella ricerca, localizzazione e ispezione dei siti archeologici subacquei e dei relitti di interesse storico, in collaborazione con il ministero dei Beni Archeologici Culturali e del Turismo (MIBACT) . Quest’anno, in occasione dei cento anni della 1ª Guerra Mondiale, il progetto è supportato anche dalla redazione di Lineablu e del TG1 Storia con lo scopo di ricordare e valorizzare le operazioni navali nelle acque italiane.

A bordo della nave idrografica Aretusa un team di biologi dell’Università di Siena porterà avanti il progetto “Plastic Busters”, che ha come obiettivo lo studio degli addensamenti di plastiche in  mare.  Il compito dei biologi imbarcati è quello di realizzare una mappa delle macroplastiche e valutare la presenza di microplastiche, raccogliendo campioni di plancton in superficie e in profondità, per misurarne la contaminazione. I sistemi di ricerca di nave Aretusa hanno permesso inoltre di rilevare aree con possibile presenza di corallo profondo (coralli bianchi), importante indicatore dello stato ambientale del mare, sostenendo la ricerca dell’Ente Nazionale Energia e Ambiente (ENEA).

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si è avvalso della tecnologia della nave idrografica Galatea per il monitoraggio delle due grandi aree vulcaniche europee del Monte Etna e dei Campi Flegrei-Vesuvio e con l’obiettivo di mitigare il rischio vulcanico in questi territori densamente popolati.

La Marina Militare, da sempre attenta alla tutela ambientale e alle situazioni di disagio sociale e di bisogno, collabora con Associazioni e Fondazioni per la realizzazione di progetti con finalità sociale. Tra questi il progetto “delfini guardiani” insieme all’Associazione Marevivo con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani a nei confronti delle problematiche ambientali e nella salvaguardia del proprio territorio. L’attività è svolta a bordo delle navi scuola a vela della Marina Militare nel corso delle campagne addestrative.

Nel corso della Campagna Navale “Il sistema paese in movimento” del 30° Gruppo Navale, conclusasi lo scorso 8 aprile, la Marina Militare ha messo a disposizione il personale medico e le proprie strutture ospedaliere imbarcate, in particolare quelle della portaerei Cavour, concorrendo con lo staff medico di Operation Smile e della Fondazione Francesca Rava ad effettuare interventi specialistici gratuiti a favore delle categorie più deboli.

La Marina Militare ha aderito al – Programma Operativo Nazionale (Pon) Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) “Sicurezza per lo Sviluppo” – Obiettivo Convergenza 2007-2013. Tra i vari obiettivi operativi del programma c’è il progetto Port and Coastal Survey (PaCS), il quale ha lo scopo di garantire il libero e sicuro utilizzo delle vie di comunicazione. In tale ambito, la sicurezza delle aree portuali e costiere riveste un’importanza prioritaria, essendo l’economia italiana fortemente dipendente dal traffico marittimo. Il risultato contribuirà alla tutela dell’ambiente marino e aiuterà il contrasto alle attività illecite di smaltimento dei rifiuti, in particolare quelli di elevata pericolosità che sono sempre più oggetto di rilascio in discariche abusive in mare.

Da oltre 20 anni la Marina Militare contribuisce alla lotta agli incendi boschivi sul territorio nazionale con 3 elicotteri AB-212 pronti ad intervenire dalle basi aeree di Luni (La Spezia), Grottaglie (Taranto) e Fontanarossa (Catania), sotto il coordinamento della Centrale Operativa Aerea Unificata della Protezione Civile. Dal 2009 con un accordo siglato tra Ministero della Difesa e la Protezione Civile, la Marina Militare rende disponibile l’impiego di alcuni nostri piloti abilitati alla condotta di aeromobili civili specifici per la lotta agli incendi, come l’elicottero tipo S 64F della flotta aerea dello Stato, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio boschivo e della collettività.

Hashtag #DualUse

Fonte e foto: Marina Militare

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Forze Armate