Si è conclusa il 18 maggio scorso, a Cassino, la manifestazione Cassino PeaceFix 2014: dai campi di battaglia ai campi di gara. L’idea alla base dell’evento è trasferire la contesa, che ebbe luogo settant’anni fa proprio a Cassino, dal campo di battaglia a quello di gara, trasformandola da evento bellico a evento sportivo e pacifico, in cui l’avversario è tale solo in quanto controparte in una competizione sportiva.
Vedere atleti di nazioni che 70 anni fa combattevano l’una contra l’altra, confrontarsi oggi sui campi di gioco, è l’emblema del percorso compiuto dall’Europa e dal nostro Paese per la costruzione di una pace duratura, come ha intesto sottolineare il sottosegretario di Stato alla Difesa Gioacchino Alfano in occasione della cerimonia di apertura di Peacefix 2014.
L’iniziativa, organizzata dall’università di Cassino in collaborazione con il ministero della Difesa e il Comune di Cassino per ricordare il 70° anniversario della battaglia di Montecassino, è stata inaugurata ufficialmente nel Campus universitario, alla presenza del rettore dell’ateneo, professor Ciro Attianese, e del sindaco della Città di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone.
Ad aprire la manifestazione il Carosello di lance del reggimento Lancieri di Montebello dell’Esercito, che si è svolto ad Atina davanti a numerosi spettatori, tra i quali diverse scolaresche.
A dar vita ai giochi sono stati gli atleti di Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti che si sono affrontati su quattro discipline sportive: calcio, scherma, atletica leggera ed equitazione. Si è trattato di te giorni all’insegna dello sport e della memoria.
Domenica inoltre, sempre nell’ambito delle celebrazioni per il 70° anniversario della battaglia di Cassino, il principe Harry ha incontrato il personale disabile della Difesa.
La rappresentativa è stata ufficialmente invitata dal rappresentante della famiglia reale agli Invictus Games che si terranno a settembre in Gran Bretagna.
Nel salutare i militari disabili, il Principe Harry ha sottolineato l’importanza dello sport per favorire il reinserimento nella società del personale militare che ha riportato danni fisici e psicologici in seguito a incidenti subiti nell’adempimento del proprio dovere e in servizio.
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Fonte e foto: stato maggiore Esercito