La Bandiera di Guerra del 1° reggimento Granatieri di Sardegna, unità al comando del settore italiano della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) negli ultimi sei mesi, ha lasciato il Libano del Sud per far ritorno in Italia.
Il reggimento Granatieri, il più antico d’Italia con i suoi 355 anni di storia, anniversario da poco festeggiato in teatro libanese (link articolo in calce), è stato infatti impiegato dallo scorso ottobre nel settore sud a guida italiana della JTF-L, svolgendo circa 3.500 attività di pattugliamento, di cui 500 congiunte con le Lebanese Armed Forces (LAF), e garantendo così la sicurezza delle aree più sensibili del Libano del Sud, monitorando inoltre con le proprie basi avanzate la Blue Line, linea armistiziale tra Libano e Israele.
I Granatieri con il casco blu hanno condotto attività di supporto alla popolazione attraverso il CIMIC, realizzando numerosi progetti, tra cui donazioni di sangue a favore della Croce Rossa locale, consegne di materiali alle 22 municipalità locali, organizzazione di eventi culturali e di formazione in favore di associazioni e istituti scolastici della provincia di Tiro. Molto apprezzata in particolare l’assistenza sanitaria offerta dai Medical Care, sia nelle basi delle Nazioni Unite che presso le municipalità.
La grandissima professionalità dei Granatieri di Sardegna è stata rimarcata dal generale Maurizio Riccò, comandante del Settore Ovest, che ha salutato la Bandiera, affermando che questa “racchiude in sé i valori nazionali e le tradizioni dei ‘bianchi alamari’ in una storia pluricentenaria. Dalla seconda metà del XVII secolo, infatti, i Granatieri hanno attraversato le tappe più importanti della storia d’Italia e hanno contribuito, con il loro operato, al consolidamento delle radici democratiche della Nazione”.
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Fonte e foto: SW UNIFIL