Si è svolta domenica 8 settembre scorso, nella base di Camp Arena a Herat, la cerimonia di avvicendamento alla guida del Comando ITALFOR. Alla presenza del comandante del Regional Command-West (RC-W) di ISAF, generale Ignazio Gamba, il colonnello Franco Miana, effettivo al Comando Truppe Alpine di Bolzano, ha ceduto il Comando ITALFOR e la carica di Comandante Logistico Nazionale al colonnello Riccardo Sciosci, proveniente dal Comando Logistico di Proiezione di Roma.
ITALFOR è l’unità composta da circa duecento effettivi tra militari dell’Esercito e avieri dell’Aeronautica che curano tutti gli aspetti di natura logistica del contingente italiano che opera nell’ambito dell’RC-W, il comando multinazionale a guida italiana dislocato nella regione occidentale dell’Afghanistan.
Durante il proprio mandato, l’unità logistica nazionale ha pertanto supportato i circa 3mila militari italiani dislocati nella regione ovest dell’Afghanistan nei settori del vettovagliamento, dei rifornimenti, della manutenzione di tutti i veicoli del contingente italiano, nonché nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture, dei generatori elettrici e degli impianti idrici delle basi di Herat, Shindand, Farah e Bala Boluk.
Tra i lavori infrastrutturali realizzati in questi sei mesi spiccano sicuramente quelli di ristrutturazione e rafforzamento dell’accesso dislocato presso l’area sud dell’aeroporto militare di Herat, denominato Esko Gate. La nuova struttura, realizzata in circa tre mesi da un’impresa edile locale, oltre a risultare più funzionale, avendo assicurato uno snellimento dei tempi di accesso all’area aeroportuale, ha anche garantito un maggior livello di sicurezza per il personale impiegato nelle operazioni di controllo dei veicoli in ingresso e uscita dalla base ove è situato l’RC-W.
Nel corso della cerimonia, il comandante dell’RC-W, generale Gamba, ha evidenziato l’importanza vitale che la componente logistica riveste per il buon andamento di una qualsiasi operazione militare, dichiarando al personale di ITALFOR che “il vostro quotidiano e silenzioso lavoro, svolto nell’ombra e lontano dai riflettori mediatici in questi impegnativi sei mesi, ha contribuito in maniera determinante ai successi conseguiti dai vostri colleghi sul terreno”.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF