By Cybergeppetto
Sessantotto anni fa veniva assassinato il Maggiore pilota Adriano Visconti, asso dell’Aviazione da caccia italiana. Il fatto che un articolo su di lui di un paio d’anni fa (link in calce, ndr) sia stato nuovamente condiviso in questi giorni mi ha fatto pensare come il tempo sia galantuomo.
L’Italia è quel paese pieno di farisei che parlano di democrazia, ma che sono capaci di qualunque delitto in nome dell’appartenenza a una cosca.
Nel ventennio eri discriminato se non eri fascista, durante la guerra civile, che durò dal ’43 – ’48, si consumarono delitti efferati per ogni dove e da entrambe le parti. Nel dopoguerra eri discriminato se non eri democristiano, dopo furono discriminati quelli che non erano comunisti.
Nessuno può volare sulle ali delle sue capacità in Italia, devi per forza appartenere a qualcuno, sennò ti prendi una raffica alla spalle, anche se sei conosciuto all’estero.
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Foto: adrianovisconti.blogspot.it; italia-rsi.org; eaf51.org; blog Aerostoria