Si è conclusa nei giorni scorsi una serie di corsi professionali che ha visto la partecipazione di numerosi militari del genio inquadrati nel 207° Corpo d’armata dell’Esercito nazionale afgano.
I corsi sono stati incentrati sul contrasto agli ordigni esplosivi rudimentali (IED) e si sono svolti con l’assistenza dei militari italiani del genio inquadrati nel Military Advisor Team (MAT), l’unità su base 132° reggimento carri di Cordenons, Pordenone, che segue l’evoluzione dei reparti afgani nella regione occidentale dell’Afghanistan, area di responsabilità italiana del Regional Command-West (RC-W) di ISAF, da domenica scorsa su base brigata alpina Julia al comando del generale Ignazio Gamba.
Gli allievi, divisi in due gruppi, hanno seguito un corso di quattro settimane che li ha specializzati rispettivamente nell’identificazione e nella disattivazione dei temibili ordigni esplosivi improvvisati (IED) e come operatori per macchine speciali del genio. Questi ultimi verranno all’occorrenza impiegati nel ripristino della viabilità in caso di esplosioni di ordigni piazzati lungo le strade, oltre che nel sostegno alla realizzazione di opere pubbliche.
Recentemente il MAT, comandato dal colonnello Mario Nicola Greco, ha facilitato numerosi moduli di training, tra i quali figura innanzitutto la formazione degli addestratori afgani secondo l’approccio train the trainer. Allo stesso modo sono stati impartiti corsi di informatica, evacuazione medica, topografia, lingua inglese, comunicazioni radio, combattimento nei centri abitati, gestione integrata della logistica e del personale.
L’obiettivo ultimo è quello di accrescere gradualmente le capacità complessive delle forze di sicurezza afgane, che nella regione occidentale hanno raggiunto la soglia delle 30mila unità e hanno acquisito la leadership sulla sicurezza in oltre il 70% del territorio nell’ambito del processo di transizione, destinato a concludersi alla fine del 2014.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF