La missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) compie 35 anni. Ieri, 19 marzo, si è celebrato nel quartier generale della missione ONU, a Naqoura, in Libano, il 35° anniversario della sua costituzione.
Una rappresentanza di peacekeeper, i caschi blu delle 38 nazioni che contribuiscono alla missione, ha preso parte alla cerimonia che si è svolta alla presenza di rappresentanti delle Forze Armate Libanesi, delle autorità locali e della comunità internazionale.
Il generale Paolo Serra, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, e il generale Ghassan Salem, rappresentante del comandante delle Forze Armate Libanesi, hanno deposto due corone in memoria dei 296 peacekeeper caduti dal 1978, data di inizio della missione.
Nel suo discorso, il generale Serra ha evidenziato il conseguimento degli obiettivi chiave della missione aggiungendo che la sua attenzione “si concentrerà nell’assistenza delle parti (Libano e Israele) al fine di mantenere e consolidare l’impegno per la cessazione delle ostilità nel pieno rispetto della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite”. “Proseguirò il mandato affidatomi – ha continuato il generale Serra – con determinazione, mantenendo e perfezionando il coordinamento con le Forze Armate e le istituzioni libanesi verso un obiettivo comune.”
La missione UNIFIL si e’ costituita per effetto e a seguito delle Risoluzioni 425 e 426 del 19 Marzo 1978 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per confermare il ritiro delle Forze Israeliane, ripristinare la pace e la sicurezza internazionale e assistere il Governo del Libano nel riaffermare l’esercizio della sua sovranità.
Al termine del conflitto del 2006, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, attraverso la risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006, ha rafforzato la presenza della missione UNIFIL assegnandole ulteriori compiti di monitorizzazione, assistenza e supporto, da attuarsi in stretta coordinazione con le Forze Armate libanesi nel sud del Libano.
UNIFIL, al momento, si compone di circa 12mila militari e circa 1.000 dipendenti civili, locali e internazionali. Il dato fornito comprende la componente navale di circa 800 marinai costituenti la Maritime Task Force operante lungo le coste libanesi.
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Foto: UNIFIL MPIO, SW PIO