Stati Uniti e Giappone stanno monitorando strettamente le mosse della Corea del Nord in relazione al lancio del razzo preannunciato da Pyongyang entro la fine del mese in corso, con maggior precisione tra il 10 e il 22 dicembre.
Nelle sue dichiarazioni ufficiali, la Corea del Nord ha intenzione di lanciare nello spazio un satellite per puro scopo pacifico ed esclusivamente esercitativo. Il timore, invece, è che l’evento sia da collegarsi piuttosto a un programma di sviluppo di armamento nucleare.
La Corea del Sud, intanto, ha messo in allerta le sue forze armate e le Filippine hanno tentato di far desistere Pyongyang dal progetto. La sicurezza dell’intera area pacifico-asiatica, del resto, sarebbe a rischio, se i timori fossero davvero fondati.
“Si tratta di una situazione molto pericolosa”, ha dichiarato il comandante della base militare americana in Giappone, generale Salvatore Angelella, prendendo le distanze dalle decisioni nordcoreane e assicurando che l’attenzione da parte statunitense nell’area è molto alta.
Una nave da guerra americana è stata già posta in stato di allerta, mentre il Giappone, con le sue Japanese Air Self-Defense Forces, ha puntato in direzione Corea del Nord i Patriot MIM-104 prevalentemente da Tokio e Okinawa. Di più, tre navi da guerra delle Japanese Maritime Self-Defense Forces si sono posizionate nel Mar del Giappone equipaggiate con il sistema Aegis BMD (Ballistic Missile Defense), contro i missili balistici.
Va tuttavia ricordato, come fa notare Armed Forces International News, che la Corea del Nord non ha mai portato a termine con successo lanci di questo genere, collezionando quattro lanci fallimentari negli ultimi quattordici anni. Non ha funzionato neanche il lancio dell’ Unha-3 all’inizio di quest’anno.
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Fonte: Armed Forces International News
Foto: Armed Forces International News