Quattro anni fa c’era più ottimismo sullo sviluppo dell’Afghanistan. La conferenza The Afghanistan Compact, che si tenne a Londra il 31 gennaio e il 1° febbraio 2006, e la settantina di paesi che vi erano presenti avevano delineato un piano su tre aree d’azione da completarsi nei successivi cinque anni.
Sicurezza, governance, diritti umani, sviluppo socio-economico erano stati definiti come i tre principali settori di intervento. Negli allegati agli atti erano state precisate anche le date del raggiungimento degli obiettivi posti, raggiungibili al più tardi nel 2010.
E il 2010 era sì l’anno del trasferimento di responsabilità alle forze afghane, obiettivo annunciato anche ieri dal primo ministro britannico Gordon Brown a Londra in apertura della conferenza Afghanistan The London Conference, ma era anche l’anno del compimento della lotta alla corruzione e al narcotraffico, l’anno entro cui donne e uomini avrebbero conquistato pari dignità e tutti gli afghani avrebbero avuto l’acqua corrente nelle proprie case.
In quell’occasione la Germania aveva messo a diposizione 160 milioni di euro e la Svizzera 100 milioni di franchi. Erano interventi di sostegno legati proprio a quell’evento e annunciati in quella conferenza, perché già altri finanziamenti erano in corso.
Ieri intanto si sono rifatti i conti e si è deciso che gli aiuti finanziari della comunità internazionale verranno aumentati del 50% per i prossimi due anni. In vista del compimento degli obiettivi fissati e finanziati già quattro anni fa.
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Fonte: Afghanistan The London Conference, UK MoD, Unama
Foto: geology.com