Si è svolto il 26 ottobre scorso, nell’aeroporto di Herat, l’avvicendamento tra il colonnello Andrea Fazi e il colonnello Carlo Moscini al comando della Joint Air Task Force (JATF), l’unità dell’Aeronautica Militare da cui dipende l’impiego degli aeromobili italiani schierati in Afghanistan.
Nell’occasione, il colonnello Fazi ha sottolineato come la stretta collaborazione con la componente terrestre sia stata alla base dei progressi nel processo di transizione di responsabilità tra le forze di ISAF e quelle afgane.
La JATF si articola in diverse unità operative: il Task Group Black Cats, che dispone di quattro cacciabombardieri ricognitori AMX provenienti dal 32° stormo di Amendola e dal 51° stormo di Istrana; il Task Group Albatros, su velivoli da trasporto C-130J e C-27J della 46^ brigata aerea di Pisa e il Task Group Astore, che opera con velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ1C del 32° stormo di Amendola.
Con circa 200 militari suddivisi tra la linea di volo e quella di supporto, la JATF assicura molteplici capacità professionali e operative: dal trasporto tattico, incluse le operazioni di aviolancio con i velivoli C130 e C27J, ad attività di sorveglianza con il Predator; dalla ricognizione alle operazioni di supporto alle forze di terra con impiego dei velivoli AMX e C27 JEDI.
Dall’inizio di quest’anno il Task Group Black Cats ha ampliato la gamma di missioni assegnate, con il potenziamento di quelle dedicate al supporto aereo ravvicinato alle forze della coalizione e a quelle afgane. Ad oggi i velivoli hanno raggiunto il traguardo delle 6mila ore di volo, portando a termine circa 2.100 sortite operative, dimostrando grande versatilità e affidabilità sia in missioni diurne e notturne.
Il Task Group Black Cats ha ripreso più di 6mila targets, fotografando oltre 3mila chilometri di itinerari; i prodotti elaborati dagli specialisti di foto-interpretazione hanno garantito una maggiore sicurezza durante le operazioni a terra.
Dal loro debutto in teatro operativo i velivoli del Task Group Albatros si sono dimostrati un efficace strumento per garantire il necessario supporto alle operazioni della missione ISAF, anche in zone remote del paese difficilmente raggiungibili per via terrestre e in condizioni meteorologiche e operative estreme.
Nell’ultimo anno, grazie alla capacità di aviolancio, sono state rifornite sia le truppe della coalizione che le forze di sicurezza afgane tramite 46 aviolanci. Inoltre, con il C27J JEDI (Jamming and Electronic Defence Implementation), il Task Group Albatros ha fornito maggiore protezione alle forze di terra attraverso la neutralizzazione delle comunicazioni avversarie e contrastando la minaccia degli ordigni esplosivi radiocomandati piazzati lungo le strade.
I velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ1C hanno oltrepassato a oggi il traguardo delle 9.400 ore di volo, totalizzate in circa 1.100 sortite in favore del contingente italiano e delle forze alleate. Il Predator è in grado di realizzare riprese del territorio, che vengono trasmesse in tempo reale sia alle forze a terra che alle sale operative di comando e controllo.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF