Giu 2, 2012
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L’insostenibile leggerezza delle discussioni inutili. A cosa serve discutere della parata del 2 giugno

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By Cybergeppetto

L’Italia è un paese fantastico, pieno di gente in grado di prodursi in capriole più che acrobatiche, gente che al minimo problema mette in moto il cervello e non si ferma più: un oceano di parole, discussioni e urli, l’importante è che non si prenda nessuna decisione.

In fondo alla pagina trovate due preghiere, quella dell’intellettuale e quella del fannullone, due pilastri della società italiana, assai utili alla comprensione dei valori fondanti della nostra repubblica. Basta ripescare dal dibattito pubblico i temi recenti per rendere evidente tutto questo.

Non c’è il lavoro? Tutti si mettono a discutere di articolo 18 dello statuto, ma la situazione non cambia, tutti rimangono ad aspettare il lavoro che non vogliono creare e la disoccupazione sale…

I conti pubblici sono fuori posto? Basta mettersi a discutere di nuove tasse senza aggredire il vero problema, ridurre le spese in un sistema in cui non si crea abbastanza ricchezza. Intanto la recessione aggredisce tutto e tutti mentre il governo aumenta la benzina…

L’architettura istituzionale scricchiola? I benpensanti strillano che la priorità è la legge elettorale, quella cosa che, comunque la fai, farà arrivare gente sperduta o troppo astuta in un posto in cui per fare una legge, quasi sempre schifosa, ci vuole un tempo eccessivo oltre il quale diventa inefficace…

C’è il terremoto in Emilia? Tutti si mettono a discutere della parata del 2 giugno, quando ormai i fondi necessari devono essere stati già abbondantemente spesi, dimenticando che dopo tanti anni e tantissimi terremoti non abbiamo un sistema di protezione civile efficiente, ma solo una miriade di organizzazioni, pur meritorie, coordinate da un dipartimento di cui non è chiara l’efficacia…

Ovviamente le discussioni inutili hanno i loro pregi: meglio alzare la voce in un talk show che prendere la zappa in mano. E’ ironico e divertente parlare di valori morali in un bordello in cui tutti pensano a prendere i soldi e a scappare. Molto più arduo sarebbe digiunare e far penitenza, una cosa che piace solo a parole.

La discussione inutile ha il pregio di far dimenticare i problemi e di creare uno stato di tensione e polemica che impedisce la soluzione di qualsiasi problema.

La repubblica alla quale, con tutto il cuore, facciamo gli auguri è, ormai da sessantasei anni, basata sulle chiacchiere che servono a nascondere per non decidere, a rimandare per non risolvere.

L’anno prossimo torneremo a votare: magari sarebbe meglio valutare non cosa dicono i candidati, ma cosa hanno fatto sinora.

p.s. “Papà, il Presidente Napolitano ha detto che quest’anno il due giugno si deve “festeggiare con animo turbato” Che vuol dire?”. “ Una stupidaggine – replica il papà – come dire di darsi una martellata su un dito per non essere troppo contenti. E’ solo una battuta d’involontaria comicità che viene in mente a chi, tutti i giorni, deve giustificare la sua esistenza…”.

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L’immagine è del blog Il tafano

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Inchiostro antipatico