L’89° anniversario della fondazione dell’Aeronautica Militare Italiana è stato celebrato ieri mattina, 28 marzo, nella Reggia di Caserta, sede della Scuola specialisti per sergenti dell’Aeronautica Militare.
Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il ministro della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, il Capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, oltre ai vertici delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, e i rappresentanti delle istituzioni locali.
Nel corso della cerimonia il Presidente della Repubblica ha consegnato alla Bandiera di Guerra dell’Aeronautica Militare l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia (OMI), momento evidenziato dal passaggio delle Frecce Tricolori.
“Oggi, a 89 anni dalla sua costituzione, l’Aeronautica Militare è più viva che mai”, ha affermato il ministro della Difesa nel suo intervento, ricordando l’impegno quotidiano e costante che la Forza Armata esprime nella partecipazione alle missioni per la sicurezza e la stabilità internazionale. “Ne è stato un ulteriore esempio – ha continuato il ministro Di Paola – la recente partecipazione all’operazione NATO Unified Protector […] nella quale l’Aeronautica, insieme alla Marina Militare, è intervenuta su mandato dell’ONU a protezione della popolazione libica. Un intervento condotto con perizia e generoso impegno da tutto il personale in ‘azzurro’ che è valso alla Bandiera di Guerra dell’Aeronautica il Conferimento della Croce dell’OMI”.
Il Capo di stato maggiore della Difesa, generale Abrate, nel rivolgersi ai militari schierati, ha evidenziato che la loro “è una scelta che trova concretezza e significato in quella specificità della condizione militare, quello status particolare che investe ogni ambito e aspetto dell’esistenza del singolo e che assoggetta chi indossa le Stellette a una condizione giuridica peculiare, a un’accentuazione dei doveri, all’assoggettamento a obblighi e limitazioni che non hanno eguali in nessun’altra organizzazione statale”.
“Ogni giorno – ha sottolineato il generale Abrate – il Militare si prepara a essere impiegato in situazioni disagiate e per lunghi periodi lontano da casa. Si prepara a convivere con il rischio, nella consapevolezza delle sue possibili conseguenze.
In questa occasione, posso e voglio rassicurare gli appartenenti alle Forze Armate che, nell’ambito delle nostre responsabilità, ci stiamo impegnando affinché tale specificità venga salvaguardata; perché la peculiarità della condizione militare continui a essere riconosciuta e valorizzata come merita”.
Il Capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Giuseppe Bernardis, ha ricordato il difficile ruolo che l’Aeronautica Militare (AMI), al pari delle altre Forze Armate, ha interpretato nel corso della crisi libica, evidenziando come essa abbia collaborato a indirizzare le nazioni amiche e alleate che hanno operato dalle basi dell’AMI.
“A un anno di distanza – ha detto il generale Bernardis – mi sento di poter dire che siamo orgogliosi e soddisfatti di come quel ruolo sia stato interpretato, di come sia stato controllato l’uso dei sistemi d’arma che lo Stato ci ha affidato”.
Fonte: stato maggiore della Difesa, Aeronautica Militare Italiana
Foto: stato maggiore della Difesa, Aeronautica Militare Italiana