Non ha mai fatto un servizio giornalistico né è stato autore di reportage da zone di guerra, ma ha vissuto i teatri operativi di Bosnia, Kosovo e Iraq dove ha comandato soldati nel rispetto delle culture locali e non solo delle regole di ingaggio.
Stasera 23 settembre riceverà dalle mani del presidente della Provincia di Milano Guido Podestà il premio Enzo Baldoni. E’ il generale di corpo d’armata Gian Marco Chiarini, primo militare nella storia del premio intitolato al giornalista morto in Iraq nel 2004 a ricevere tale riconoscimento.
Chiarini, che attualmente comanda il Nato Rapid Deployable Corps di Solbiate Olona (VA), comandava la 132° brigata corazzata Ariete a Nassiriya in Iraq nella missione Antica Babilonia durante le “battaglie dei ponti” del 6 aprile e del 14 maggio 2004. In quell’occasione le forze ribelli sciite avevano ingaggiato combattimenti contro i nostri militari italiani arrivando a nascondersi anche dentro l’ospedale locale.
Durante quel periodo l’opinione pubblica italiana era divisa sull’appropriatezza delle regole di ingaggio della missione e Chiarini, nel corso di un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera del 17 maggio 2004, dichiarò che “non è un problema di regole di ingaggio, Di cultura, piuttosto. Noi italiani non spareremmo comunque sull’ospedale”.
Il premio Baldoni mira proprio a riconoscere i processi di dialogo e di comprensione tra diverse culture, etnie e religioni e che siano testimonianza di un impegno legato ai temi della pace, dello sviluppo sostenibile e dell’affermazione dei diritti universali, sociali e civili.
La motivazione del conferimento del premio speciale Ricerca e impegno per la pace al generale Gian Marco Chiarini è legata all’ impegno, la dedizione, il coraggio dimostrato nei suoi molteplici incarichi relativi alle importanti missioni di pace in Kosovo, in Bosnia-Erzegovina, in Iraq.
Tra i vari riconoscimenti Chiarini annovera la massima decorazione al valore quale ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia, una ricompensa per chi ha adottato un comportamento che va oltre i normali doveri in combattimento.
La sicurezza, senso della vita (aggiornamento)
Al momento del ritiro del premio nel tardo pomeriggio, il generale di corpo d’armata Gian Marco Chiarini ha affermato: “In questo momento in cui mi vedete qui vi chiedo di pensare agli oltre 12mila colleghi che stanno portando la sicurezza a gente che non l’ha mai avuta”.
Riferendosi all’attività dei militari in teatro, Chiarini ha fatto sapere che la sicurezza è la questione primaria: “Noi abbiamo portato la sicurezza, bene fondamentale. Senza di essa si perde tutto, anche il senso della vita”.
Fonte: Nrdc-Ita
Foto: Nrdc-Ita