Ovvero l’Italia ai tempi della restaurazione e del governo tecnico
By Cybergeppetto
In cavalleria si usa dire “col cuore oltre l’ostacolo” per indicare quella particolare disposizione di spirito che deve avere il cavaliere in sella al suo destriero allorquando deve indurre l’animale a spiccare il volo.
Io posso anche capire che i poteri forti e i loro rappresentanti “tecnici” siano in difficoltà a fare quello che hanno impedito a tutti i governi che li hanno preceduti, ma certo sarebbe auspicabile un minimo di rispetto per quel poco che rimane dell’intelligenza degli italiani.
Da tempo immemorabile il sistema Italia perde soldi, ma questo fatto viene celato dietro espressioni esoteriche e gergali come “debito consolidato” o “deficit di bilancio”.
Il fatto è che se si parlasse di questo e se ne traessero le conseguenze ci sarebbe una rivoluzione devastante e incontrollabile.
In tutto questo bailamme in cui le istituzioni non sono fatte per decidere, le retribuzioni non remunerano il lavoro, ma l’appartenenza politica o il consenso politico, bisogna trovare un colpevole sul quale i media possano indirizzare la riprovazione pubblica.
Fino a ora il colpevole era l’evasore fiscale, quello di un’azzeccatissima pubblicità sui parassiti, come se il secchiello dell’evasione potesse colmare il mare del debito.
Siccome non si può sempre menarla sui reprobi, che fanno la loro parte per aiutare i poteri forti, si è trovato un nuovo nemico, le retribuzioni basse.
Leggiamo che le retribuzioni italiane sono sotto la media europea e che bisogna aumentarle, i sindacati dicono che lo stato deve ridurre le tasse.
Apprezzo l’ardimento dei tecnici, dei politici, dei sindacalisti e anche di qualche industriale, ma mi chiedo come si possa andare oltre un livello d’indecenza già così alto.
Abbiamo debiti e non sappiamo come pagarli, abbiamo troppi dipendenti pubblici e non sappiamo dove metterli, abbiamo strutture e organismi che impiegano un sacco di gente, costano un sacco di soldi e non producono servizi, qual’è la soluzione? Alzare gli stipendi!
Forse continua a non essere chiaro che il compito dello Stato non è quello di dare lavoro, ma regole.
Forse non è chiaro che il compito dello Stato non è quello di alzare gli stipendi, ma di dare regole che favoriscano la produttività e che questa diventi ricchezza, magari con la quale pagare i debiti, almeno dal 2013 / 2014.
Forse non è chiaro che dalla crisi si esce lavorando e non preparando il solito pacco per le generazioni future che dovranno pagare tutto questo sciupìo.
C’è solo da augurarsi che l’Italia fallisca presto, così almeno i giovani non dovranno passare decenni a pagare il conto.
Cybegeppetto
p.s. “Papà! Ho sentito alla televisione che il governo dei tecnici sta lavorando per alzarti lo stipendio!”. “Speriamo che non ci riescano, sennò l’aumento me lo pagherai tu con il tuo contratto temporaneo. Vedrai che la notizia si rivelerà falsa”.
Vignetta di ViviEnna.it