Un gruppo di afgani ha contestato ieri 5 agosto a Kandahar la presenza militare internazionale, secondo quanto riporta oggi la BBC citando l’agenzia Associated Press.
I civili “arrabbiati” hanno gridato “morte all’America, morte agli infedeli” mostrando dei corpi nel retro di un furgone. Nel corso della giornata un raid delle forze internazionali sui cieli di Kandahar aveva causato la morte di tre bambini e di un uomo.
Il Segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen era appena intervenuto in una conferenza stampa sostenendo che i suoi criteri di successo in Afghanistan prevedono la possibilità di “trasferire gradualmente la responsabilità della sicurezza agli stessi afgani”.
Con il presidente afgano Hamid Karzai Rasmussen ha ribadito che, nonostante l’inevitabilità delle morti di civili causate dall’azione della Nato, rimane la determinazione nel ridurre tali tristi fatalità.
Rasmussen è il successore di Jaap De Hoop Scheffer quale Segretario generale dell’Alleanza Atlantica dallo scorso 1° agosto.
Questo in Afghanistan è il suo primo viaggio in teatro operativo. In occasione delle elezioni presidenziali del 20 agosto il Segretario generale ha sottolineato che la Nato non è interessata a chi sarà il vincitore ma piuttosto a quanti andranno ai seggi per esprimere la propria preferenza: queste elezioni dovranno interessare il più possibile la globalità della popolazione.
Intanto i Talebani invocano il boicottaggio e incitano gli afgani a non presentarsi alle urne.
La Nato è dispiegata in Afghanistan dal 2001 in forza di un mandato delle Nazioni Unite in accordo con i principi della conferenza di Bonn. Dall’agosto 2003 ha assunto la responsabilità della missione International Security Assistance Force (Isaf) che si avvale del contributo di militari provenienti da 42 nazioni.
Fonte: BBC
Foto: Nato