Feb 12, 2012
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Pupari e pupazzi

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By Cybergeppetto

Ora che ho visto la marcia trionfale di Mario Monti negli Stati Uniti mi sento rassicurato: delle due l’una, o Obama, Ban Ki-Moon  e Wall Street hanno capito che stiamo diventando un Paese serio, oppure ci stanno prendendo tutti per il culo.

Io no lo so che cosa abbiamo fatto, come italiani, per avere il credito internazionale che alcuni media italiani dichiarano a ogni minuto, e che fino a pochissimo tempo fa, sempre secondo loro, non avremmo avuto.

Forse abbiamo pagato una parte del debito pubblico?

Forse abbiamo ricominciato a produrre reddito?

Non mi pare, eppure il panorama è cambiato, non si parla più di mutande, dividendosi in guelfi e ghibellini della lingerie, si parla molto di legge elettorale, dividendosi in guelfi e ghibellini del maggioritario più o meno proporzionale. Evidentemente lo spread dipende dal cosiddetto “listino” o dalle preferenze, anche perché i politici dicono che quella è la causa di tutti i mali…

Meno male che adesso abbiamo questi signori tecnici che sembrano delle persone così per bene e che stanno mettendo tutto a posto, sarà il caso di farla finita con queste elezioni e questi partiti politici, anche se qualcosa mi dice che, forse, sono stati proprio alcuni politici di lungo corso a scegliere questi tipi dopo aver fatto cadere il Caimano.

Il nostro Presidente, che prima storceva sempre il naso quando doveva firmare un decreto, ora deve aver comprato una di quelle penne roller molto scorrevoli, la firma sui decreti gli viene meglio. Forse a noi qualcosa va storto.

I magistrati ora sono molto più tranquilli, gli è solo andata di traverso la norma sulla responsabilità civile, sono inquieti, l’idea di finire sotto processo non gli sorride, in questo assomigliano molto ai cittadini comuni, con cui potrebbero condividere quest’inquietudine … E’ come se, ad un tratto, fossero più vicini alla gente.

Certo questi tecnici sono un po’ birichini. A volte si mettono a fare le battute sugli sfigati fuori corso o sulla monotonia del posto fisso. Io invece trovo che si tratti di grande autoironia, è come se dicessero: “Non fate come me, che sono cresciuto all’ombra della casta, non diventate pupazzi schiavi dei pupari”. Si tratta sicuramente di un grande atto di onestà intellettuale. Magari sono stati pupari prima di diventare pupazzi e ora si sono pentiti.

Le persone semplici come me pensavano che l’Italia non producesse abbastanza ricchezza per dar da mangiare ai nostri tecnocrati avidi e ai nostri politici senza idee ma con denti aguzzi. Questi tecnici dicono sempre un sacco di cose serie che intendono fare, il problema è che sento queste cose da quando sono ragazzino, il fatto poi che le dicano degli autorevoli esponenti del Governo, che in Italia, si sa, non conta nulla ma è responsabile anche della pioggia, mi induce a volte un po’ di preoccupazione.

La gente per bene sa che il pane bisogna guadagnarselo e che i posti di lavoro non nasceranno mai per decreto. I signori tecnici dicono che si occuperanno dello sviluppo, e questa è una cosa che mi fa gran piacere. Rimango un po’ perplesso quando sento autorevoli sindacalisti dire in tema di dibattito sul lavoro che il governo ci deve mettere soldi per aiutare gli operai a uscire dalla crisi, ma non dovevamo fallire perché non c’erano soldi? Non siamo ancora sull’orlo del fallimento? Si vede che sono andati a scuola di sindacalismo dai greci, che in questi giorni mettono tutto a ferro e fuoco…

Insomma, io sono contento, vedo in TV delle persone così ammodo, vorrei solo evitare d’invecchiare tra governi politici inetti e governi tecnici efficienti come questo…

Cybergeppetto

p.s. “Papà… da grande voglio fare il ministro tecnico!”. Il genitore aggrotta le ciglia: “Mi dispiace, ma non ho soldi per farti studiare all’estero e non ho amicizie per imbucarti nei carrozzoni di stato, studia quel che vuoi, io ti aiuterò come posso, poi trovati la tua strada, il mondo ti aspetta”.

La struttura del pupo è di provincia.ct.it

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Inchiostro antipatico