Fucili, mitragliatrici, munizioni, bombe da mortaio, spolette da mortaio, esplosivo, piatti di pressione, accenditori e vario materiale elettrico utilizzato per la composizione di ordigni improvvisati (IED) sequestrati nell’area di responsabilità italiana nell’Afghanistan occidentale.
Ma non è tutto. Le attività di coordinamento e controllo delle attività congiunte delle sempre più autonome forze di sicurezza afgane, condotte dalla centrale operativa del Comando del Regional Command West (RC-W) a guida brigata Sassari a Herat, testimoniano l’impegno quotidiano dei militari del contingente italiano finalizzato a incrementare la libertà di movimento e la sicurezza della popolazione locale anche nei lontani distretti orientali della provincia.
Nel primo caso, il sequestro di una notevole quantità di materiale è avvenuto lo scorso 12 dicembre nell’ambito dell’operazione Southern Slash, che, pianificata e coordinata dal Comando RC-W, costituisce il risultato di una azione congiunta tra la Task Force South, su base 152° reggimento Sassari, e la Task Force South-East, su base reggimento San Marco della Marina Militare, schierate nel settore di responsabilità italiana dell’RC-W.
La seconda operazione, denominata Omid 12, che in lingua locale significa “speranza”, era finalizzata a contrastare la presenza di aree di insurrezione nel settore orientale della provincia di Herat.
Si è svolta dal 20 novembre al 2 dicembre e ha coinvolto numerose unità afgane dell’Esercito e della Polizia in attività operative per la lotta ai ribelli, e in attività umanitarie con la donazione di aiuti e con progetti di assistenza sanitaria in un centinaio di villaggi.
I militari impiegati sono stati circa ottocento, tra forze della coalizione e Afghan National Security Forces (ANSF). Tutti hanno operato congiuntamente sotto il coordinamento e il controllo della centrale operativa del Comando di RC-West di Herat.
I comandanti afgani sono stati premiati per i successi ottenuti nel corso di una cerimonia tenutasi sabato 10 dicembre al comando provinciale dell’Afghanistan Uniform Police (AUP) di Herat.
L’evento si e’ svolto alla presenza del governatore della città, Daoud Shan Saba, del comandante del Comando Regionale Ovest (RC-West), generale Luciano Portolano, di numerose autorità istituzionali civili, tra cui il procuratore generale di Herat, Maria Bashir, di rappresentanze di tutti i comandi militari afgani e di organi d’informazione locali e nazionali.
I Comandanti delle Unità dell’Esercito (ANA) e della Polizia afgana (ANP) a capo dell’operazione Omid 12, concepita, organizzata e condotta con il sostegno del personale di staff e assetti di supporto del RC-West, sono intervenuti per esporre i risultati ottenuti, confermando, in particolare, la cattura di numerosi ribelli.
ll governatore e le autorità civili hanno espresso piena soddisfazione per il successo e per il favorevole consenso ottenuto tra la popolazione che riconosce sempre di più nel proprio Esercito e nella Polizia la capacità di garantire la sicurezza sul territorio, tanto che a margine dell’evento si sono registrate un centinaio di richieste di arruolamento nelle forze di sicurezza afgane da parte di altrettanti civili.
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Fonte: RC-W ISAF
Foto: RC-W ISAF