Cambiamento è la parola chiave che è risuonata nel corso della cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di stato maggiore dell’Esercito (CsmE) tra il generale Giuseppe Valotto e il generale Claudio Graziano, che si è svolta ieri 6 dicembre presso l’ippodromo militare Generale Pietro Giannattasio a Roma.
Cambiamento è il concetto espresso dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola nel suo intervento: “Tocca a noi portare avanti il cambiamento, per poter essere vincitori domani. Questa strada della trasformazione è ineludibile e va affrontata con coraggio, perché è l’unica strada possibile per mantenere l’efficacia e l’efficienza di quello strumento militare che è garanzia di sovranità e indipendenza di ogni nazione”.
Gli ha fatto eco il nuovo CsmE, il generale Graziano, che assumendo la carica di vertice ha ricordato la capacità di adeguamento dell’Esercito nei confronti delle varie fasi di cambiamento storiche: “L’Esercito ha già attraversato fasi di riorganizzazione: alcune per far fronte alle evoluzioni degli scenari, altre per superare momenti di sfavorevole congiuntura economica. Abbiamo sempre saputo superare con successo questi momenti. E’ la nostra forza: il mestiere delle armi insegna a essere flessibili, a sapersi addestrare, a confrontarsi con imprevisti. E anche questa volta non saremo da meno”.
La flessibilità nel far fronte al cambiamento è stata sottolineata anche dal rapido excursus sintetizzato dal generale Valotto, che lascia le Forze Armate dopo quarantacinque anni di servizio: “Abbiamo ottemperato a tutti i compiti che ci sono stati dati, da quelli più difficili e insidiosi in teatri operativi come l’Afghanistan, l’Iraq, il Libano, i Balcani, a quelli non meno importanti come il Ciad e Haiti. Per non parlare, poi, degli impegni sul territorio nazionale come le Operazioni Strade Sicure e Strade Pulite, l’emergenza terremoto in Abruzzo, il vertice del G8 a L’Aquila e altre emergenze locali”.
Il generale Valotto, comunica lo stato maggiore dell’Esercito, “lascia il servizio attivo dopo oltre 43 anni dalla nomina a ufficiale dei Carristi e una prestigiosa carriera che lo ha portato a ricoprire importanti incarichi presso lo stato maggiore Esercito, lo stato maggiore Difesa e all’estero, in particolare, come Comandante della Brigata Multinazionale a Sarajevo e Comandante delle Forze NATO in Kosovo dal 1 settembre 2005 al 1 settembre 2006. Dal 2008 al 2009 è stato il Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze e dal settembre 2009 al 6 dicembre 2011 è stato Capo di stato maggiore dell’Esercito”.
Il nuovo CsmE, generale Claudio Graziano, è stato “nominato ufficiale degli Alpini nel 1974, dal 10 febbraio 2010 ha assunto l’incarico di Capo di Gabinetto del ministro della Difesa dopo una lunga carriera al comando di unità operative. In particolare, il Generale Graziano nel 2005 è stato Comandante della Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan e nel 2007 è stato nominato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Comandante della Forza di Pace e Capo della Missione UNIFIL in Libano”.
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Fonte: Esercito Italiano
Foto: Esercito Italiano