Si è tenuto il 7 luglio, nel Quartier Generale (HQ) italiano di Shama, sede del Comando del Settore Ovest (SW) di UNIFIL e del Contingente italiano, un incontro interreligioso voluto dal Generale di Brigata Massimiliano Stecca e organizzato dal Cappellano Militare del Contingente Don Marco Minin, si apprende da un comunicato stampa dello stesso SW.
All’evento hanno presenziato i leader spirituali presenti nell’area di operazioni a guida italiana, tra i quali Sua Eccellenza Monsignor Cesar Essayan, Vescovo Vicario Apostolico di Beirut; Padre Nikoula Bassil, in rappresentanza dell’Arcivescovo Greco-Ortodosso; Padre Marios Khairallah, rappresentante del Vescovo Melchita di Sidone e Tiro; l’Imam Rabih Kobeissy, in rappresentanza del Mufty Shiita; Imam Adnan Al Dawood, in rappresentanza del Mufti Sunnita di Tiro, e Padre Tony Elias, in rappresentanza del Vescovo Maronita di Tiro. Presente all’incontro, si apprende inoltre, anche Sua Eccellenza Monsignor Joseph Spiteri, Nunzio Apostolico in Libano.
I temi dell’incontro sono stati il dialogo, il confronto e la convivenza pacifica tra le diverse confessioni religiose presenti in Libano e UNIFIL per migliorare la collaborazione e la comprensione reciproca e far giungere un messaggio di pace alla popolazione.
Monsignor Spiteri nel suo indirizzo di saluto ha voluto ringraziare i Caschi Blu italiani per aver organizzato l’incontro e per l’ospitalità: “…cercare la pace è il sogno di tutti ma non basta sognarla bisogna costruirla personalmente, camminare insieme nel rispetto e nella pazienza…è un’occasione unica per conoscerci e voi Caschi Blu potete insegnarci come camminare insieme…perché per raggiungere gli obiettivi comuni tutti devono essere d’accordo rinunciando all’Io per il bene comune”.
A seguito dell’evento interreligioso si è tenuto un convegno dal tema “Maria e i frutti del dialogo”, moderato dal cappellano Militare del Contingente italiano, che ha rappresentato un momento di riflessione e preghiera nel nome di Maria, da sempre ponte tra le diverse confessioni religiose del Medio Oriente.
Il Generale Stecca, rivolgendosi direttamente ai capi religiosi, ha sottolineato che “…la vostra presenza oggi è un messaggio di pace e di dialogo, consci della diversità che ci unisce e delle necessità sia degli sforzi del singolo ma anche di quelli della comunità per ricostruire un Paese che ha sofferto”.
Nell’occasione, Monsignor Joseph Spiteri ha solennemente benedetto il nuovo campanile della Chiesa intitolata a Maria Decor Carmeli e a San Giovanni XXXIII Papa, alla presenza dei Comandanti delle Unità del Contingente italiano, dello Staff del Comando del Settore Ovest di UNIFIL e di una rappresentanza di Caschi Blu.
La missione italiana in Libano, conclude il comunicato, è attualmente a guida Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, e ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 15 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani. Le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliulo.
Fonte e foto: SW UNIFIL